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Cronaca

Covid, ritorno a scuola con tante assenze e polemiche. Il caso del Liceo di Assisi: 400 assenti e 566 "votano" la Dad

"Questo ci spaventa, non tanto per come potremmo stare noi, ma quanto per quello che potrebbero passare le persone care più anziane che abbiamo vicino"

Un ritorno a scuola in Umbria complicato tra polemiche, contagi, quarantene (studenti e professori) e paura per il contagio non tanto in aula ma sui mezzi di trasporto. Nonostante la campagna scuola sicura con tanto di test rapidi, in molti hanno deciso di diserate le aule in questo primo giorno di scuola del 2022. Si parla di aule mezze vuote, professori assenti per malattia, genitori che temono nuovi contagi e quindi aspettando la dad tengono a casa i figlie/figlie, presidi sull'orlo di una crisi di nervi per gestire il personale. "A scuola oggi c'era solo mia figlia": ci scrive una mamma e altre che parlano di classi dimezzate. Impossibile al momento fare una mappa ed avere numeri ufficiali. Anche perchè la situaziona varia da istituto a istituto. 

IL CASO DELL'ISTITUTO DEL LICEO SESTO PROPERZIO 

I rappresentanti dI ISTITUTO hanno denunciato che nella solo giornata di oggi non si sono presentati in 400 (studenti). "Non è un modo per saltare la scuola un giorno in più - hanno spiegato a Perugiatoday.it - ma è la sincera richiesta di un po’ di ascolto". Al Liceo Properzio di Assisi è altissima la percentuale di studenti, docenti e genitori che vogliono applicare la Dad per evitare contagi a raffica. Hanno addirittura fatto un sondaggio ufficiale riguardante la situazione pandemica e il rientro in didattica in presenza: i dati riportano che circa 617 persone su 686 hanno paura di tornare a scuola in presenza e che, circa 566 studenti della nostra scuola vorrebbero la Didattica a Distanza.

"Oggi, i casi positivi solo nella nostra città sono 1183 - scrivono i rappresentanti  - e le scuole continuano ad essere aperte. Grazie ai vaccini, non sono numerosi come in passato i casi ospedalizzati ma il rischio di contrarre il virus resta ed è molto elevato, soprattutto con l’esistenza della nuova variante. Questo ci spaventa, non tanto per come potremmo stare noi, ma quanto per quello che potrebbero passare le persone care più anziane che abbiamo vicino. Inoltre, per molti di noi, sarebbe devastante mentalmente dover sostenere di continuo quarantene per proteggere noi e gli altri una volta entrati in contatto con un positivo. Non si tratta di un capriccio adolescenziale ma una seria preoccupazione per la nostra stabilità mentale che, come lo è per tutti, è stata messa a dura prova in questi ultimi due anni di pandemia mondiale. Per la maggioranza è di grande preoccupazione, non tanto la sicurezza all’interno delle aule, ma in particolar modo il dover utilizzare i mezzi di trasporto sempre fin troppo affollati e che sono luogo certo di contagio".

Inoltre, nella nostra scuola, più di 20 classi - secondo il report - hanno una media di 2 positivi, oltre a numerose persone in isolamento per contatti con positivi. Questi ragazzi, poi, non hanno ufficialmente l'autorizzazione per seguire le lezioni online da casa e così sono obbligati a perdere numerose ore di scuola.

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