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Cronaca

Covid; l'ospedale di campo prende forma, 124 posti in terapia e i Covid Hotel. "Alto rischio contagi in famiglia"

Il direttore regionale sanità, Claudio Dario fa il punto sull'andamento della pandemia in Umbria: "cruciale ora raffreddare l'avanzata del contagio"

Contenere il virus, raffreddando la diffusione, per evitare quei dati allarmanti che si registrano in altri Paesi Europei che, secondo gli analisti umbri, stanno avanti rispetto a noi di tre-quattro settimane come dimostra la curva dei contagi di casa nostra in costante ascesa. Per questo l'ordinanza regionale della Presidente Tesei, - leggi qui i provvedimenti - fortemente restrittiva e correttiva rispetto alle annacquate linee guida del Governo nell'ultimo Dpcm, cerca di mettere nuovi paletti agli assembramenti e ai luoghi maggiormente visitati e frequentati da giovani e meno giovani. Le prossime settimane saranno cruciali per evitare l'ipotesi peggiore da più parti evocata: un nuovo lockdown, il tutti a casa, che rischierebbe di essere la pietra tombale dell'economia regionale e nazionale. 

Sul versante cruciale degli ospedali e terapie intensive, il direttore regionale sanità e Welfare Dario Coletto, ha fatto il punto spiegando che la situazione è difficile ma al momento il sitema regge:  "In Umbria abbiamo 10 ricoveri ogni 100 mila abitanti, quindi il dato non ci colloca assolutamente tra le regioni con una situazione grave. Partendo da questo dato base,  notiamo che l’evoluzione è quella di qualsiasi epidemia che, a un certo punto, inizia a crescere in modo esponenziale e dobbiamo quindi osservare che una percentuale, anche se bassa, va incontro a ricovero e questo, anche alla luce di quello che sta avvenendo in altri paese, ci permette di valutare ciò che potrebbe succedere nei prossimi  giorni e nelle prossime settimane e quale potrà essere l’impegno delle strutture sanitarie”.

La Regione ha confermato che il piano anti-covid prevede fino a un totale di 124 posti letto per le terapie intensive e procede il progetto dell'Ospedale da Campo finanziato dal Governo e da Banca Italia. Altri potenziali 30 posti perfettamente operativi che possono essere montati ovunque. A fine ottobre sarà affidato l'incarico ad una società che ha partecipato al bando regionale per reperire tutte le attrezzature. A fine novembre tutto dovrà essere consegnato e quindi per l'inizio del 2021 sarà montato sperando che, per questa seconda ondata, non serva. Si sta lavorando anche per mettere in modo due strutture come Covid Hotel - a Città di Castello e un altro si parla di Deruta - dove mettere in isolamento per evitare contagi familiari soggetto positivi ma o asintomatici o con sintomi marginali. 

"L’unica possibilità è contenere i contagi. Il virus – ha concluso Dario  - passa da persona a persona e in questo momento la trasmissione intrafamiliare è significativa”, quindi la via maestra non è nel tampone ‘salvifico’, ma nel rispetto delle regole, quindi uso della mascherina, lavaggio frequente delle mani, distanziamento".

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