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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, nel nuovo decreto niente zone gialle ad aprile, possibili deroghe in base a contagi e vaccini

Spunta l'obbligo di vaccino per tutti gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario

Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto legge Covid con l’abolizione della zona gialla fino al 30 aprile, ma sono previste possibili deroghe in caso di dati particolarmente positivi per una zona in relazione ai contagi e al numero dei vaccinati. Subito dopo Pasqua, il governo valuterà eventuali riaperture di attività, tenendo conto del piano vaccinale e dell'andamento dei contagi da Coronavirus.

Avranno l'obbligo di vaccinarsi “gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali”.

La vaccinazione sarà “requisito essenziale” per l'esercizio della professione. Per chi rifiuta è previsto lo spostamento a “mansioni, anche inferiori” con il “trattamento corrispondente alle mansioni esercitate”. Se ciò non è possibile, “per il periodo di sospensione non è dovuta retribuzione”.

Introdotta la sospensione dei sanitari no vax, ma che potrà durerà al massimo sino al 31 dicembre del 2021. La sospensione interverrà solo se non sarà possibile l'assegnazione a mansioni diverse del lavoratore che non implicano il rischio di diffusione del contagio.

Per quanto riguarda i viaggi all'estero l'ordinanza emanata ieri dal ministero della Salute sull'obbligo di tampone e quarantena di 5 giorni per chi va all'estero e rientra in Italia o per chi entra dall'estero in Italia potrebbe essere prorogata fino al 30 aprile.

Nel decreto c’è anche lo “scudo penale” per i somministratori, limitando la punibilità ai soli casi di colpa grave. Per omicidio colposo e lesioni personali colpose “verificatisi a causa della somministrazione di un vaccino per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV -2, effettuata nel corso della campagna vaccinale straordinaria in attuazione del Piano” nazionale, “la punibilità è esclusa quando l'uso del vaccino è conforme alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all'immissione in commercio emesso dalle competenti autorità e alle circolari pubblicate sul sito istituzionale del Ministero della salute relative alle attività di vaccinazione”.

Nel decreto c’è una norma per sbloccare tutti i concorsi nella Pubblica amministrazione, compreso quello per i magistrati, dopo il via libera del Comitato tecnico scientifico al protocollo messo a punto dal ministero della Funzione Pubblica. Si potranno fare i concorsi a patto che si svolgano su base regionale e provinciale, evitando dunque lo spostamento dei candidati da una regione all'altra, e, dove possibile “in spazi aperti”.

La scuola si terrà in presenza fino alla prima media anche in zona rossa, dalla seconda media in poi rimane la didattica a distanza. Su questo punto, le Regioni non potranno fare deroghe e decidere quindi autonomamente la chiusura degli istituti. In zona arancione e gialla la presenza è fino alla terza media e con un minimo del 50% alle superiori.

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