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Cronaca

Coronavirus, nelle 4 carceri umbre gli avvocati entrano solo con il green pass: "Discrimatorio e illegittimo"

La protesta dell'Ordine degli avvocati di Perugia: "La normativa è di competenza dello Stato e non della Regione. In nessun carcere italiano viene chiesto il certificato verde ai legali"

Green pass per gli avvocati che devono entrare in carcere per parlare con i clienti o svolgere il mandato difensivo. È quanto prevedono le nuove linee di indirizzo per l’accesso nelle quattro carceri umbre che hanno subito suscitato la replica dell’Ordine degli avvocati di Perugia.

Secondo le “Nuove linee di indirizzo per la gestione dell’emergenza COVID-19 all’interno degli Istituti Penitenziari della regione dell’Umbria”, gli avvocati “hanno l’obbligo di esibire la c.d. certificazione verde”. La misura è stata presa come “contrasto all’emergenza sanitaria”, ma senza “interlocuzione con gli ordini forensi del distretto”. Nel documento si prescrive che: “I visitatori, i lavoratori delle ditte esterne, i volontari, il personale scolastico, il personale per corsi di formazione ecc., dovranno essere in possesso della certificazione verde Covid-19” sulla base di un’ordinanza ministeriale che disciplina gli accesi in carcere.

Una prescrizione che per gli avvocati “non appare, allo stato, fornita di base giuridica e pertanto illegittima”. Tanto più che l’ordinanza ministeriale disciplina “l’accesso di familiari e visitatori nelle strutture di ospitalità e lungodegenza, RSA, hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti” e nulla dice degli istituti penitenziari.

Il Garante per la protezione dei dati personali ha chiarito che la certificazione verde per accedere in carcere o in tribunale deve essere regolamentata “da una norma di rango primario”, quindi non da un’ordinanza. L’introduzione di misure di limitazione dei diritti e delle libertà fondamentali che implichino il trattamento di dati personali ricade nelle materie assoggettate alla riserva di legge statale, non di competenza regionale e la Corte Costituzionale ha specificato che le norme a contrasto della pandemia devono essere uniformate “con legge nazionale”.

Agli avvocati perugini non risulta, infine, che nella altre carceri d’Italia venga chiesto il green pass. Da qui la richiesta di “eliminazione dell’obbligo di esibizione del certificato verde nei confronti degli avvocati che accedono negli Istituti Penitenziari” e l’istituzione di un “tavolo di confronto con gli ordini forensi del distretto per concordare misure adeguate a fronteggiare l’emergenza sanitaria nel rispetto del vigente assetto normativo di riferimento”.

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