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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, l'invito morale del cardinale Gualtiero Bassetti ai preti no-vax: "Vaccinatevi"

Il presidente della Conferenza episcopale italiana: "Non esisto soltanto io, esiste anche chi mi sta accanto, e nei suoi confronti ho dei doveri"

Il cardinale Gualtiero Bassetti invita i sacerdoti che non si sono ancora vaccinati a farlo quanto prima per poter svolgere il loro ministero in sicurezza.

Il presule perugino, e presidente della Conferenza episcopale italiana, ha ricordato che “non possiamo che aiutare tutti a fare questo passo, sulla base del bene comune. Non esisto soltanto io, esiste anche chi mi sta accanto, e nei suoi confronti ho dei doveri”.

Il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, rispondendo alle domande dei giornalisti sui preti No vax durante la conferenza stampa di chiusura dell’Assemblea generale straordinaria dei vescovi italiani, ha tenuto a ribadire che “il nostro è un invito morale, soprattutto a chi ha responsabilità ministeriali, a vaccinarsi e a mettersi in condizione di poter esercitare con libertà questo ministero”.

Per Bassetti “è molto difficile obbligare qualcuno a fare qualcosa che un normale cittadino, per legge, non è obbligato a fare” e anche sul green pass rinforzato ha detto che “stiamo orientando tutti a vaccinarsi: il tampone è un rimedio estremo che non risolve tutti i problemi, l’unica cosa da fare è vaccinarsi – ha proseguito il presule - Non possiamo che aiutare tutti a fare questo passo, sulla base del bene comune. Non esisto soltanto io, esiste anche chi mi sta accanto, e nei suoi confronti ho dei doveri”.

Il cardinale ha parlato anche di distanziamento, di utilizzo della mascherina e di tutte le precauzioni utili a contenere il contagio. Regole che sono confluite nel protocollo firmato con il governo “che, negli allegati, comprende anche le regole per il culto non solo per la comunità cattolica, ma anche per gli ebrei, i musulmani e gli appartenenti ad altre religioni – ha concluso il presidente della Cei – Bisogna rispettare le norme che ci siamo dati. Se qualcuno entra nelle nostre chiese si accorge che le nostre celebrazioni sono molto disciplinate, sia per la distribuzione dei posti sia per le mascherine. Non abbiamo avuto segnalazioni negative a questo riguardo, non solo i sacerdoti ma anche gli animatori e i catechisti hanno fatto il loro dovere per garantire la sicurezza dei luoghi di culto”.

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