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Corso Cavour, cammercianti inseguono ladro: colpo alla Cappelleria

Un uomo, armato di una bottiglia di birra, è entrato in un noto negozio della via rubando il fondo cassa appena il locale era stato aperto al pubblico. Inseguimento lungo Corso Cavour

Lo hanno inseguimento per tutta la via ma non sono riusciti a fermarlo dopo che si era introdotto in un negozio trafugando oltre 250 euro. E' accaduto questa mattina - 9 maggio - in Corso Cavour. Ad essere derubata è stata una commerciante che gestisce un negozio di cappelli. L'uomo è entrato in azione poco dopo l'apertura del locale: ha preso di mira una cassetta dove c'era il fondo cassa che si trovava sul bancone. 

La commerciante è riuscita a chiudere la porta prima che fuggisse, ma poi dopo essere stata minacciata e intimorita dalla bottiglie di birra in mano al ladro, non si è opposta all'uomo che con violenza ha riaperto la porta ed ha iniziato la fuga per la via. Due commercianti, sentendo le grida della donna, hanno iniziato ad inseguire il malvivente ma non c'è stato niente da fare. Già dalla notte prima l'uomo si aggirava per Corso Cavour, probabilmente ubriaco. La denuncia è stata fatta ai Carabinieri di Perugia.

Visibilmente sconvolta la proprietaria del negozio che ha alla redazione di PerugiaToday ha raccontato l’accaduto, precisando: “Non ci sentiamo più sicuri”. Un racconto lungo, interrotto, dai negozianti di questa via considerata una delle più attive e in fermento della città. Tutti vogliono sapere, tutti si preoccupano. “Ho avuto una paura terribile, per un momento ho pensato che mi colpisse con la bottiglia in testa”.

L’uomo, palesemente ubriaco, pare che abbia anche vacillato un po’ prima di darsela a gambe, scappando proprio lungo il corso ed evitando una fuga decisamente più sicura e cioè quella dei vicoli interni. “Io amo Corso Cavour”, ha esclamato la commerciante “ma non è possibile che non siamo più padroni di uscire fuori dal negozio per fare una semplice telefonata”. Incalzata dagli altri negozianti, continua il suo racconto: “Non è la prima volta che accade una cosa del genere. Già due anni fa ci furono ben tre rapine. Lo vede è stato lui quella volta a intervenire”. La donna indica l’uomo presente che, ormai tirato in ballo, si sente in dovere di intervenire: “Sì, è vero non è la prima volta e all’epoca fortunatamente sono riuscito a bloccarlo”.

La rabbia dei presenti è percepibile, la paura anche. Sono tutti presenti e c’è chi è ben disposto a raccontare e denunciare, perché come tiene a precisare uno di loro questo “è l’unico modo per cambiare la città”. “Noi di Corso Cavour ci stiamo impegnando per far vivere il nostro Borgo e renderlo sicuro, ma è giunto il momento che chi sta in alto ci dia una mano”. E allora dalla sicurezza si passa al tema “vivi la tua città” che tradotto sta per valorizzazione dei posti in cui cittadini ogni giorno transitano. “Dobbiamo essere attivi, uniti e non permettere più che episodi del genere si  ripetano”. Nessuno controbatte, anzi sembra che a parlare sia un unico e incalzante coro di commercianti che hanno l’intenzione di cambiare sul serio la propria città

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