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Cronaca

Coronavirus, le varianti provocano forme cliniche più gravi o più letali? I chiarimenti dell'Iss

L'Istituto Superiore di Sanità aggiorna le Faq, pubblicate sul sito, per fornire nuovi chiarimenti riguardo le varianti del coronavirus

I test che si usano attualmente sono in grado di rilevare le varianti?

In linea generale, i test diagnostici attualmente in uso funzionano correttamente. Il Ministero della Salute raccomanda l’uso di test molecolari non esclusivamente basati sul gene S.
Si può ricorrere ai test antigenici, ma per le eventuali conferme sono necessari  i test antigenici non rapidi (di laboratorio) o quelli rapidi con lettura in fluorescenza (cioé letti con apposite apparecchiature), che garantiscano alta specificità e sensibilità.

Per potere distinguere se un'infezione è determinata da una variante, è necessario un test specifico altamente specialistico che è detto “sequenziamento”, tramite il quale si determina la composizione esatta del genoma del virus. Il sequenziamento non è un'analisi a disposizione del pubblico, ma è un tipo di test che viene effettuato solo in centri specializzati per motivi di sanità pubblica.  

Le varianti provocano forme cliniche più gravi o più letali?

Le varianti colpiscono in maniera particolare i bambini? 

Come funziona il monitoraggio delle varianti in Italia? 

I test che si usano attualmente sono in grado di rilevare le varianti? 

Farmaci e vaccini funzionano anche sulle varianti? 

Come cambiano le misure di protezione individuale con le nuove varianti? 

Quali sono le varianti di Sars-CoV-2 che suscitano più preoccupazioni? 

Cosa sono le mutazioni e perché sono importanti?

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