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Cronaca

Coronavirus, Francesco il primo umbro vaccinato con Johnson in farmacia: "Ho colto l'occasione"

La campagna di Regione e Federfarma ha preso il via a Perugia con un 62enne di Panicale: 116 le farmacie coinvolte nelle somministrazioni del monodose destinate alla fascia 60-79 anni

Ha preso il via da Perugia, esattamente presso la Farmacia Luciani di Castel del Piano, la vaccinazione nelle farmacie dell'Umbria degli over 60 (fino a 79 anni) con il monodose Johnson&Johnson". Il primo a ricevere la somministrazione Francesco, 62enne di Panicale: "Sono contento di potermi vaccinare - ha detto davanti a fotografi e telecamere -. Ho saputo di questa possibilità e approfittato prenotandomi".

E proprio sulla prossimità dei farmacisti alla popolazione punta la Regione per raggiungere quegli ultrasessantenni che finora non sono stati raggiunti dalla campagna vaccinale: "L'intendimento della struttura commissariale in Umbria è in qualche modo quello di 'rastrellare' questi soggetti - spiega Silvia Pagliacci, presidente di Federfarma Perugia - e oltre alla prossimità ad avvicinare i cittadini al vaccino c'è anche il fatto che con una sola dose non c'è poi bisogno del richiamo durante l'estate".

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Le farmacie umbre che hanno aderito all'iniziativa della Regione e di Federfarma sono 116 (di queste 45 sono già operative, con l’elenco consultabile al sito www.umbria.federfarma.it alla sezione ‘Servizi al Cittadino’ o sulla pagina Facebook ufficiale di Federfarma Umbria): "Un esercito di farmacisti - spiega ancora Pagliacci - che si è formato attraverso un corso dell'Istituto Superiore di Sanità e una pratica vaccinale presso gli hub vaccinali. Questi farmacisti da oggi tutti abilitati hanno appena ricevuto le dosi e sono pronti per le somministrazioni".

Una novità che darà i suoi frutti anche tra qualche mese: "Il discorso verrà ripresa a settembre - assicura il dottor Augusto Luciani, presidente umbro di Federfarma - quando ci sarà da somministrare anche il vaccino antinfluenzale e insieme a medici medicina generale proveremo a raggiungere la più ampia fetta di popolazione posibille. Una sinergia, quella con i medici di base, con cui riuscirmo a potenziare la sanità sul territorio e la pandemia ci ha dimostrato quanto questo sia necessario".

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