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Cronaca

Coronavirus, vaccini in Umbria: un quarto della popolazione 'immunizzata'

Con l'entrata in campo dei farmacisti e l'attivazione degli hub aziendali due 'armi' in più nella campagna della Regione: superata la soglia del 25% di umbri vaccinati con ciclo completo

Non si ferma la campagna di vaccinazione anti-Covid in Umbria, dove in questa settimana sono entrati in azione anche i farmacisti (lunedì sono scattate le somministrazioni del monodose Johns & Johnson con l'adesione 116 farmacie della regione) e gli hub aziendali.

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Sono infatti 194.682 i cittadini vaccinati con ciclo completo (esattamente il 25,03% della popolazione residente) mentre salgono a 455.044 (il 59,01%) quelli vaccinati con prima dose (tra questi rientrano anche i pazienti a cui è stato inoculato il monodose di Johnson & Johnson). Dati confortanti per la Regione, che finora ha somministrato il 94,58% delle 670.969 dosi arrivate dalla struttura commissariale nazionale.

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Non ci sono stati particolari rallentamenti nemmeno dopo il 'cambio di programma' su Astrazeneca, dopo che l'Aifa ne ha stoppato la somministrazione agli under 60 (l'Umbria ha fermato per loro anche il JOhnson & Johnson) approvando poi la vaccinazione mista e dunque il 'richiamo' con Pfizer o Moderna. "Il nostro intervento sul fronte vaccini è stato sempre appropriato e non è stato necessario rimodulare in maniera significativa il piano - ha spiegato all'Ansa  MAssimo D'Angelo, commissario regionale all'emergenza coronavirus -. Non ci sono stati casi eclatanti di rifiuto di AstraZeneca, ma solo qualcuno che non si è presentato".

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