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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, vaccini agli over 70: incontro tra Regione Umbria e medici di famiglia

Obiettivo del 'summit' la definizione dei tempi e delle modalità per un coinvolgimento massivo nella campagna di vaccinazione. L'assessore Coletto: “Portata in commissione Salute la questione dello scudo penale”

Primo incontro nel pomeriggio di oggi (lunedì 15 marzo) tra il direttore alla Salute della Regione Umbria, il commissario regionale per l’emergenza coronavirus Massimo D'Angelo e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale. Obiettivo del 'summit' la definizione dei tempi e delle modalità per un coinvolgimento massivo dei medici di medicina generale nella campagna di vaccinazione dei cittadini ricompresi nella fascia di età tra i 70 e 79 anni.

Nel corso della riunione da parte dei medici di medicina generale è stata sollevata la questione del cosiddetto 'scudo penale' per i medici vaccinatori e team vaccinali. “Ancora una volta i medici di assistenza primaria hanno dato ampia disponibilità per organizzare interventi vaccinali capillari sul territorio regionale - ha spiegato l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto -. Per la fascia di età compresa tra i 70 e i 79 anni, si potranno prevedere vaccinazioni presso i proprio ambulatori e nelle aggregazioni funzionali territoriali (AFT) grazie ad un accordo la cui bozza è in fase di definizione e sarà oggetto di un prossimo incontro”.

E ancora: “I medici di medicina generale - ha proseguito l’assessore - hanno già ampiamente dimostrato con gli ottimi risultati raggiunti durante la campagna di vaccinazione antinfluenzale, la loro grande professionalità unita anche a un elevato livello di organizzazione. Per la straordinarietà della situazione che richiede un loro ulteriore impegno nella campagna vaccinale, in Commissione Salute ho avanzato la proposta di dare copertura ai medici e a tutti i componenti dei team vaccinali per sollevarli dalla colpa grave visto che, una volta rispettate le linee guida e la raccolta dell’anamnesi ed è avvenuta la corretta somministrazione, non può essere imputata ai medici la responsabilità di eventuali effetti collaterali”.

Infine un auspicio: “Sarebbe opportuno quindi - conclude l’assessore - che come Regioni, ci adoperassimo per proteggere i nostri medici e i team vaccinali che già stanno facendo tanto in questa fase di emergenza, proponendo una norma ad hoc”.

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