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Cronaca

Coronavirus, il bollettino dei vaccini in Umbria al 19 settembre: ciclo completo per il 77% dei residenti

Dal 20 settembre via alla somministrazione della terza dose per circa 15mila umbri

Sono 1.241.193 (+2.918 rispetto a ieri) le dosi di vaccini anti-Covid somministrate nella Regione Umbria secondo i dati della dashboard istituzionale aggiornata alle ore 8.00 di oggi (domenica 19 settembre). Si tratta dell' 89,67% delle dosi di vaccino consegnate all'Umbria (1.384.124, dato invariato rispetto a ieri) dal commissario straordinario nazionale all'emergenza Coronavirus, mentre i prenotati sono al momento 29.478 (i centri vaccinali sono comunque aperti a tutti senza prenotazione).

Salgono così a 662.381 (+1324) gli umbri vaccinati con una dose (l'85,66% della popolazione residente) - tra i quali sono compresi anche i vaccinati con il monodose di Johnson&Johnson - e a 599.336 (+1.595 rispetto a ieri) quelli vaccinati con ciclo completo (il 77,56% della popolazione residente). 

Terza dose di vaccino, il via dal 20 settembre

Via alle terze dosi del vaccino contro il coronavirus. "A partire da lunedì 20 settembre in Umbria si procederà alla somministrazione delle “terze dosi” di vaccino anticovid ai soggetti che rientrano nelle categorie indicate dal Ministero della Salute e dalla Struttura commissariale". Lo annuncia la Regione Umbria, con una nota.

In Umbria, sottolinea ancora Palazzo Donini, "sono all’incirca 15mila i cittadini che potranno ricevere la dose addizionale, ovvero una dose aggiuntiva di vaccino a completamento del ciclo vaccinale primario, somministrata al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria dopo almeno 28 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario".

Da lunedì 20 settembre, spiega l’Assessorato regionale alla Salute, "partiranno i Punti Vaccinali Ospedalieri e, successivamente, sarà programmato il coinvolgimento anche dei Punti territoriali. Dal 20 settembre quindi, le Aziende, attraverso i Punti vaccinali ospedalieri, inizieranno a procedere con l’organizzazione delle somministrazioni delle dosi addizionali nei confronti dei soggetti sottoposti a trapianto di organo solido o con marcata compromissione della risposta immunitaria per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e che abbiano già completato il ciclo vaccinale primario. I referenti dei Punti vaccinali ospedalieri organizzeranno le somministrazioni in relazione al percorso di cura dei pazienti". 

Il ministero della Salute stabilisce che si partirà con il proteggere le persone sottoposte a trapianto di organo o affette da patologie che indeboliscono la risposta immunitaria. Così i malati oncologici o onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure.

La dose addizionale del vaccino contro il coronavirus, dopo almeno 28 giorni dall'ultima dose, è prevista per "i trapiantati di organo solido in terapia immunosoppressiva; il trapianto di cellule staminali ematopoietiche; l'attesa di trapianto d'organo; le terapie a base di cellule T; la patologia oncologica; le immunodeficienze primitive (es. sindrome di DiGeorge, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.); le immunodeficienze secondarie (es: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalita' del sistema immunitario etc.); la dialisi e insufficienza renale cronica grave; una pregressa splenectomia e l'Aids". 

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