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Cronaca Città di Castello

Coronavirus, Città di Castello: salgono a 100 i casi nella residenza per anziani 'Muzi Betti'

Il sindaco Bacchetta comunica gli aggiornamenti sul focolaio: "Al momento sono 26 gli operatori e 74 gli anziani ospiti contagiati"

Salgono a 100 i casi di coronavirus nella residenza per anziani 'Muzi Betti' di Città di Castello. A fare il punto di una situazione "seguire con più attenzione, partecipazione e solidarietà" è il sindaco tifernate Luciano Bacchetta: "Dopo il terzo giro di tamponi effettuato a seguito del focolaio veramente preoccupante che si è sviluppato improvvisamente - spiega il primo cittadino -, in presenza di tutte le cautele e senza alcuna imprudenza visto che gli unici contatti degli anziani erano con gli operatori della struttura, ci sono 74 ospiti e 26 operatori positivi".

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“Un numero consistente – ha osservato Bacchetta - che pone esigenze differenti, perché mentre per gli operatori il problema è meno complesso, dato che sono persone giovani che passeranno i giorni di malattia nelle loro case perché non presentano sintomi particolari, ben diverso è il discorso per gli anziani, sia per l’età che per patologie, ma soprattutto per la necessità di non portarli in luoghi diversi da Città di Castello, visto che sopporterebbero male i disagi di un trasferimento. Ecco perché io ho posto il problema di evitare assolutamente il trasferimento dei nostri anziani in altre città, in altri ospedali, e voglio ringraziare molto sia la Regione, che l’Usl Umbria 1, perché hanno dimostrato grande collaborazione, grande impegno e grande sensibilità”,

Dopo una riunione tra i dirigenti della struttura, dell’Usl Umbria 1 e della Regione si è deciso di riservare un piano intero agli ospiti contagiati. “Il reparto Covid allestito a Muzi Betti offre una collocazione molto efficace e sono molto contento - sottolinea ancora il sindaco -, perché il primo elemento di preoccupazione è stato quello di evitare più disagi possibili agli anzian. Questo reparto ospita attualmente 49 persone, mentre 19 anziani si trovano all’ospedale di Città di Castello e 6 si trovano a Villa Muzi. Nella gran parte dei casi gli anziani sono pauci sintomatici o asintomatici e i segnali sembrano per adesso abbastanza incoraggianti".

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Bacchetta ha poi dato notizia dell’avvenuta vaccinazione dei primi sei operatori sanitari della 'Muzi Betti', il direttore sanitario Antonio Moni, il responsabile dei servizi assistenziali Ascanio Graziotti e gli addetti Isabella Daimo, Corrado Tiberi, Paola Bondi e Michela Sabbioni. “Un bel segnale perché la vaccinazione all’interno della residenza sanitaria è l’unico modo per diminuire sensibilmente ogni rischio derivante dal Covid-19 - commenta il primo cittadino -. L'auspicio ora è che molto presto possano essere vaccinati anche i nostri anziani”.

Soddisfazione espressa poi per “la collaborazione con l’Usl Umbria 1 che permesso il trasferimento temporaneo di due infermieri dell’azienda alla Muzi Betti, davvero un buon segnale in presenza di una carenza di personale indiscutibile con 26 operatori positivi.Non era facile - evidenziato Bacchetta -  perché anche l’Usl Umbria 1 è in prima fila, con un reparto Covid dell’ospedale tifernate pieno e una terapia intensiva Covid con numeri consistenti, per cui anche i nostri operatori sanitari vivono all’interno del nosocomio locale una situazione di stress".

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