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Cronaca Città di Castello

Il sindaco di Città di Castello: "Reparto Covid in saturazione. Dpcm? Non si può morire di fame"

Il primo cittadino tifernate Bacchetta: "L’economia è importante quanto la salute"

"Non si deve morire di Covid ma non si deve morire neanche di fame". Così conclude l'ultimo suo messaggio Luciano Bacchetta, sindaco di Città di Castello e presidente della Provincia di Perugia.

"Nel nuovo Dpcm i bar e ristoranti dalle 18.00 dovranno essere chiusi - spiega il primo cittadio tifernate -. Anche questa decisione ci amareggia perché sappiamo quanto i nostri operatori abbiamo sofferto durante il lock down. Dopo la riapertura estiva, vedere che siamo punto a capo, ci dispiace perché investe un settore vitale della nostra attività economica. Anche questa mattina in centro c’erano tantissimi turisti, la gente ha voggia di vivere e di avere una sembianza di quotidianità normale. Ma gli esperti dicono che le misure restrittive sono necessarie. L’economia è importante quanto la salute perché senza un’economia che funziona anche la salute è a repentaglio”.

Bacchetta ha fatto inoltre il punto della situazione sull'emergenza sanitaria nel territorio comunale: “Aggiorniamo i dati con 15 positivi e 3 guariti. Nessuno dei positivi è ricoverato. Il nostro reparto Covid dell’ospedale è in saturazione. In Umbria la situazione è particolarmente difficile. È terza in Italia per contagio e l’emergenza regionale si ripercuote anche sulla nostra città. I nostri positivi sono in isolamento domiciliare contumaciale. Quindi il contesto attualmente non sembra destare particolare preoccupazione ma il contesto in cui ci muoviamo è indicativo di un momento di crisi. Città di Castello deve continuare, come sempre ha fatto, a rispettare le regole. Io sono molto soddisfatto dei miei concittadini". 

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