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Cronaca

Coronavirus in Umbria, Nursind: "Manca personale negli ospedali e nelle Rsa. Dove sono le assunzioni promesse?"

Il sindacato delle professioni infermieristiche all'attacco della Giunta Tesei: "Tracciamento saltato, file vergognose nei drive-through e nelle farmacie, chiusura di alcuni reparti e sale operatorie: esplose le inefficienze nella gestione dell'emergenza ai danni della popolazione umbra"

La Giunta Tesei sotto attacco. Dopo quello delle opposizioni in Consiglio regionale, con il capogruppo del Pd Tommaso Bori che ha scritto al governo per chiedere il commissariamento della Sanità umbra, arriva quello del Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche che mette nel mirino l'assessore Luca Coletto.

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"Crediamo che la gestione della sanità in Umbria debba cambiare immediatamente modalità operative - dice il segretario umbro Marco Erozzardi - per non lasciare macerie ovunque al termine di questa scellerata gestione di 2 anni di emergenza, ma soprattutto crediamo debba cambiare, con estrema sollecitudine, la guida dell’assessorato alla Salute. Assessorato che non ascolta i problemi dei singoli cittadini, delle comunità, dei sindaci e soprattutto di chi nel sistema sanità umbro vi lavora da anni, rifiutando ogni genere di confronto, da noi più volte sollecitato a nome della categoria infermieristica, quella che più di tutte sta pagando le conseguenze di decisioni imbarazzanti. Ed ovviamente senza tirare fuori un centesimo dalle casse regionale per remunerare gli sforzi e sacrifici fatti".

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Al 29 dicembre 2021, secondo il Nursind umbro, "tutte le inefficienze di questa gestione della emergenza pandemica perpretate ai danni della popolazione umbra e dei professionisti della sanità regionale in questi quasi 24 mesi sono esplose in modo eclatante: operazioni di tracciamento nuovi casi fallito con file vergognose nei drive-through e nelle farmacie, nonché personale preposto all’esecuzione tamponi lasciato in balia delle intemperie del mese di dicembre senza adeguate protezioni; aumento di ricoveri Covid, senza aver precedentemente preparato alcuna strategia per aumentare posti letto disponibili negli ospedali; reparti chirurgici e sale operatorie chiuse a Pantalla, Castiglione del Lago e Assisi con infermieri spostati come pacchi, dalla sera al mattino, e costretti a fare anche di 80 km (160 tra andata e ritorno) perché trasferiti a Città di Castello, con il restante personale dirottato verso le operazioni di tracciamento e vaccinazione".

E poi il problema delle residenze sanitarie assistenziali, che secondo il Nursind si trovano "nell’impossibilità di poter accogliere pazienti a causa della mancanza di zone grige dove poterli fare sostare per sette giorni prima dell’inserimento vero e proprio, congestionando ulteriormente gli ospedali, ma anche a causa della gravissima carenza di personale infermieristico e Oss".

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E con i casi di positività che aumentano, il sindacato denuncia "l'assenza per quarantena da contatto o infezione di un considerevole numero di sanitari non sostituiti, con il restante personale costretto a sovraccaricarsi di lavoro e ore di straordinario. È la quinta ondata ma per la nostra amministrazione regionale della sanità è sempre come fosse la prima volta. Stessi errori, stessa mancanza di lucidità e visione prospettica, stessa incapacità di programmazione e implementazione di politiche per il reclutamento di personale. Non fanno altro che ripeterci che stanno assumendo personale sanitario ogni giorno…1500 unità avevano promesso più di un anno fa! Ma se queste assunzioni fossero davvero state fatte, non vi sarebbe, ad esempio, la necessità di chiudere servizi importanti per le comunità e dirottare il personale altrove, non vi sarebbero file per i tamponi e impossibilità di accesso nelle Rsa".

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