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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, il report della Regione Umbria: "Incremento di incidenza giornaliera più elevato d'Italia"

Il Nucleo epidemiologico della Regione Umbria: "L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 29 dicembre è pari a 1.208, valore più alto registrato nel corso di tutta la pandemia"

Record di positivi e record di incidenza. "La curva epidemica in Umbria, come pure la media mobile a 7 giorni, mostra un forte trend in aumento rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 29 dicembre è pari a 1.208, valore più alto registrato nel corso di tutta la pandemia". A certificarlo è il report elaborato dal Nucleo epidemiologico della Regione Umbria, aggiornato al 29 dicembre. 

E la nota della Regione sottolinea che "l’Umbria raggiunge valori superiori rispetto alla media nazionale, mostrando nella giornata odierna l’incremento di incidenza giornaliera più elevato fra tutte le regioni". Il bollettino del 29 dicembre riporta altri 3.171 casi di coronavirus, che fanno salire a 14.011 gli attuali positivi al Covid in Umbria. 

Secondo l'analisi del Nucleo epidemiologico "Anche l’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni registra un forte incremento attestandosi ad un valore di 3,94. L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra un incremento per tutte le età e in particolare evidenzia tassi superiori alla media regionale tra i 6 e i 44 anni, raggiungendo valori superiori a 2000 casi per 100.000 abitanti nelle classi di età 14 – 24 anni".

Tutti i distretti sanitari dell'Umbria, spiega la Regione "presentano incidenza superiore a 200 casi per 100.000 abitanti; il Distretto con l’incidenza più elevata è quello Perugino, con 833 casi per 100.000 abitanti". 

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L'analisi "conferma un aumento nell’impegno ospedaliero regionale (al 28 dicembre 122 ricoveri di cui 8 in terapia intensiva); nella settimana 20-26 dicembre si registrano 3 decessi".  

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Coronavirus in Umbria, Coletto: "Un ricoverato su due non è vaccinato. E la terza dose è fondamentale" 

Un nuovo record di positivi in un giorno per l'Umbria, dove oggi (mercoledì 29 dicembre) sono stati registrati 3.171 casi di coronavirus mentre gli attualmente positivi sono oltre 14mila. Numeri impressionanti che per il momento non hanno però portato a un numero elevato di ricoveri, anche se negli ultimi tre giorni sono state 31 le nuove ospedalizzazioni.

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Ad oggi i ricoverati sono 122 (di cui 8 pazienti in terapia intensiva) e di questi, come spiega Luca Coletto, all’incirca la metà non sono vaccinati: “In area medica - afferma l'assessore regionale alla Salute - i ricoverati sono 114 con età media intorno ai 69 anni, il 50 per cento non risulta vaccinato. Invece i soggetti ricoverati che erano stati vaccinati con due dosi, sono affetti da patologie pregresse, mentre 14 soggetti che avevano ricevuto anche la terza dose sono ultraottantenni  e anche questi tutti con comorbilità. In terapia intensiva i ricoverati sono 8 di cui la metà non vaccinati”.

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Tra i soggetti positivi al Covid che finiscono in ospedale in Umbria, "uno su due non è vaccinato - prosegue Coletto -. Per rendere meglio l’idea dell’efficacia della vaccinazione sui ricoveri, vale ricordare che su 88.000 umbri non ancora vaccinati 52 risultano ospedalizzati, mentre sui circa 700.000 vaccinati solo 52 finiscono in ospedale, circa 8 volte in meno”.

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Ed ecco così l'ennesimo appello: “Uno studio del Nucleo epidemiologico regionale - conclude l'assessore - avvalora questo dato, infatti dai primi di dicembre ad oggi dall’analisi dei casi positivi emerge che non aver fatto la terza dose di vaccino espone ad una maggiore probabilità di ricovero. Per cui in questa fase, è fondamentale che i cittadini decidano di vaccinarsi per la propria salute, oltre che per proteggere i soggetti più fragili che sono a rischio di ospedalizzazione".

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