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Cronaca

Coronavirus in Umbria, continua la discesa della curva: Rt a 0.57 e incidenza da zona bianca

Ancora buone notizie dal nucleo epidemiologico della Regione: "L'incidenza media di casi per 100mila abitanti è di 31,49 con tutti i distretti sotto la soglia di 50 tranne quello dell'Alto Tevere"

Ancora buone notizie per l'Umbria sul fronte dell'emergenza coronavirus, con i dati che continuano a migliorare: "Come numero di casi siamo scesi ai livelli precedenti all'inizio della seconda ondata - ha spiegato Marco Cristofori del nucleo epidemiologico della Regione - nella conferenza stampa settimanale sull'andamento della curva -. L'indice Rt calcolato con media mobile su sette giorni ieri era a 0.57, mentre quello nazionale era a 0.67".

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Dati confrortanti anche sul fronte dell'incidenza media di casi per 100mila abitanti, che in Umbria è di 31,49 e dunque al di sotto della soglia di 50 necessaria per entrare in zona bianca (per tre settimane di fila): "Tutti i distretti sono al di sotto di questo numero tranne quello dell'Alto Tevere, che è a quota 105,62 a causa dei dati di Umbertide". Una situazione quindi "in netto miglioramento - ha aggiunto Carla Bietta, anche lei del nucleo epidemiologico della Regione - con una coerente e attesa discesa dei contagi in tutte le fasce di età e con la riduzione più energica anche per ricoveri ordinari, terapie intensive e decessi".  

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Oltre ai dottori Carla Bietta e Mauro Cristofori erano presenti alla conferenza anche Luca Coletto (assessore regionale alla Salute e al Welfare), Massimo Braganti (direttore regionale alla Salute) e gli amministratori unici di Umbria Digitale e Umbria Salute, Fortunato Bianconi e Giancarlo Bizzarri. Proprio il direttore Braganti ha reso noto che è stato definito “l’accordo con i medici di medicina generale e i farmacisti per incentivare la campagna vaccinale, così com’è stata avviata l’interlocuzione con vari insediamenti produttivi per incentivare la somministrazione del vaccino nei luoghi di lavoro. Il limite- ha concluso Braganti - rimane nella disponibilità del vaccino”.

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