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Cronaca

Coronavirus in Umbria, l'analisi sui contagi: "L'incendio non è del tutto spento. Vaccinare il maggior numero di persone, prima possibile"

Il punto del professor Luca Gammaitoni, ordinario di fisica sperimentale dell'Università degli Studi di Perugia

Coronavirus in Umbria, il professor Luca Gammaitoni, ordinario di fisica sperimentale dell'Università degli Studi di Perugia analizza la situazione dei contagi. "In due battute - scrive su Facebook - : l’incendio che speravamo domato non è ancora del tutto spento ed il motivo è che c’è ancora legna da ardere. Basta qualche scintilla per fare un nuovo falò, che speriamo sia piccolo ma non è detto".

Ecco, invece, la versione 'lunga' dell'analisi del professore: "Se guardiamo alla curva in figura si nota che il numero degli attualmente positivi, da circa un mese ha prima rallentato la sua velocità di discesa e, da oltre una settimana, ha invertito la tendenza e sta salendo di nuovo. Perchè? Per rispondere a questa domanda dobbiamo analizzare chi sono i nuovi contagiati che alimentano la curva".

Dai dati della Regione Umbria, prosegue Gammaitoni, "emerge che c’è una significativa frazione di non vaccinati che mostrano una probabilità di infettarsi che è circa 4.5 volte quella delle persone vaccinate con doppia dose. Questi sono: sia adulti e giovani non vaccinati per scelta, che giovanissimi che non si sono potuti vaccinare perché sotto i 12 anni. Sono queste persone che alimentano prevalentemente la risalita dei contagi". E ancora: "A causa della giovane età e di condizioni fisiche probabilmente buone della maggioranza dei contagiati attuali, per fortuna i ricoveri e le terapie intensive reagiscono finora poco a questa nuova crescita".

"Che succederà in futuro?", si chiede Gammaitoni. Ecco la risposta: "E’ innegabile che si sta formando una nuova curva a campana, ovvero una quinta ondata che potrebbe essere molto modesta in dimensioni e con basso impatto sui ricoveri e sulle terapie intensive. Ma questo esito favorevole non è scontato", spiega il post del fisico. "Cosa bisogna fare per non tornare a lockdown e restrizioni? Semplice: vaccinare il maggior numero di persone, prima possibile. A partire da coloro che non sono stati mai vaccinati, con particolare attenzione ai giovani che per abitudini di vita (scuola, discoteca, socialità,…) sono i maggiori vettori del virus". 

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