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Cronaca

Coronavirus, terapie intensive: Umbria vicina alla soglia critica del 10% prevista per la zona gialla

Secondo i dati dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali risulta occupato il 9% dei posti disponibili. Il commissario umbro D'Angelo: "Altri 36 posti pronti per essere subito attivati"

Nell'Umbria in zona bianca sono aumentate nel mese di agosto le ospedalizzazioni legate al Covid, tanto di quelle ordinarie quanto di quelle in terapia intensiva.

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Secondo i dati resi noti ieri (24 agosto) dall'Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, in Umbria risulta occupato il 9% dei posti disponibili per la terapia intensiva (8 al momento i positivi al Covid ricoverati in gravi condizioni). Un dato che preoccupa considerando che la media nazionale è del 6% e che questo è uno dei parametri fissati per restare in zona bianca (con la soglia critica fissata al 10%). Dati che al momento non preoccupano Massimo D'Angelo: "Per quanto riguarda le terapie intensive - ha spiegato il commissario regionale all'emergenza Covid - abbiamo altri 36 posti immediatamente attivabili (quelli dei cosidetti 'moduli Arcuri', ndr) che non avrebbe senso tenere attivi in questo momento. Monitoriamo la situazione ma siamo sereni, pronti ad agire in base all'evolversi della situazione".

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L'altro parametro è rappresentato dai ricoveri nei reparti ordinari, con l'Umbria che al momento ne vede occupato l'8% (la media nazionale è del 7%): in questo caso la soglia critica per restare in zona bianca è invece fissata al 15%.

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