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Cronaca

Coronavirus, in Umbria torna a crescere l'indice Rt: la 'classifica' delle regioni

Pubblicato il nuovo report settimanale di monitoraggio (7-13 settembre) con i dati raccolti da Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità

Dopo tre settimane di calo torna a crescere il valore dell'indice Rt (indice di trasmissione) in Umbria, dove - come risulta dal nuovo report settimanale di monitoraggio Covid-19 stilato dal Ministero della Salute e dall'Istituto Superiore di Sanità (con i dati relativi al periodo 7-13 settembre aggiornati al 15) - passa dallo 0.77 della settimana precedente allo 0.85 attuale (tre settimane fa era a 1.24). Sei (come la settimana precedente) i territori italiani con un valore superiore alla soglia 'critica' dell'1 nel periodo monitorato e la 'maglia nera' resta alla Provincia autonoma di Trento, dove il valore dell'indice Rt è di 1.59.

AUMENTO DEI CASI - “Contagi in aumento e rialzo età media: fondamentale mantenere misure di precauzione” è la sintesi con cui si apre il documento. "La maggior parte dei casi (81,9%) - si legge nel report - continua ad essere contratta sul territorio nazionale, con diminuzione dei casi importati da stato estero (10,8% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio). Nel 7,3% dei casi l’informazione non è indicata. È in diminuzione da due settimane la percentuale casi importati da altra Regione/PA (5,5% nella settimana corrente)".

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ETÀ MEDIANA - E ancora: "Da tre settimane si assiste ad un ulteriore cambiamento epidemiologico. Si confermano i segnali rilevati la scorsa settimana di una maggiore trasmissione in ambito domiciliare/familiare con circolazione del virus anche tra persone con età più avanzata. È infatti ancora in aumento l’età mediana dei casi diagnosticati (41 anni nella settimana di monitoraggio) ed il 35% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio ha un’età maggiore di 50 anni". Ciò è conseguenza del fatto che ora "Le dinamiche di trasmissione si mantengono estremamente fluide: si continuano ad osservare focolai associati ad attività ricreative (invariati rispetto alla scorsa settimana di monitoraggio) con un ulteriore aumento della trasmissione in ambito familiare/domestico (73,6% di tutti i focolai attivi nella settimana di monitoraggio per cui è indicato il contesto di probabile esposizione)".

SCREENING - E ancora: "Nella settimana di monitoraggio il 30,0% dei nuovi casi diagnosticati in Italia è stato identificato tramite attività di screening, mentre il 35,2% nell’ambito di attività di contact tracing. I rimanenti casi sono stati identificati in quanto sintomatici (28,7%) o non è riportata la ragione dell’accertamento diagnostico (6,1%). Quindi, complessivamente, il 65,2% dei nuovi casi sono stati diagnosticati grazie alla intensa attività di screening e alla indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti.".

FOTO Covid-19, report settimanale di monitoraggio 7-13 settembre: i grafici dell'Umbria

OSPEDALI E FOCOLAI - In aumento in quasi tutte le regioni i ricoveri nei Covid-Hospital e nei reparti di terapia intensiva: "A livello nazionale il tasso di occupazione in area medica è aumentato dall’2% al 4% mentre il tasso di occupazione in terapia intensiva dal 1% al 2%, con valori superiori al 5% per alcune Regioni. Sebbene, non siano ancora stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari assistenziali, la tendenza osservata potrebbe riflettersi in un maggiore impegno. Si conferma, inoltre, l’importante e crescente impegno dei servizi territoriali (Dipartimenti di Prevenzione) per far sì che i focolai presenti siano prontamente identificati ed indagati. Nella settimana di monitoraggio sono stati riportati complessivamente 2397 focolai attivi di cui 698 nuovi (la definizione adottata di focolaio prevede la individuazione di 2 o più casi positivi tra loro collegati), entrambi in aumento per la settima settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 2280 focolai attivi di cui 691 nuovi).".

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Indice Rt in Italia* - PA Trento 1.59 (1.58), Liguria 1.32 (1.13), Puglia 1.13 (1.21), Friuli Venezia Giulia 1.11 (1.02), Sicilia 1.08 (0.96), Calabria 1.07 (0.87), PA Bolzano 0.99 (0.71), Basilicata 0.92 (0.55), Toscana 0.91 (0.95), Veneto 0.88 (0.86), Sardegna 0.88 (1.41), Abruzzo 0.86 (1.02), Umbria 0.85 (0.77), Marche 0.85 (0.84), Molise 0.75 (0.27), Lombardia 0.74 (0.87), Campania 0.71 (0.61),  Emilia Romagna 0.71 (0.88), Piemonte 0.69 (0.93), Valle d'Aosta 0.61 (0.59), Lazio 0.54 (0.52).

(*tra parentesi il dato della settimana precedente)

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