Coronavirus, monitoraggio della Cabina di regia: Rt a 1.09 in Umbria. La mappa delle regioni
Il report della settimana 9-15 novembre pubblicato dal Ministero della Salute: "Iniziale effetto delle misure di mitigazione introdotte a livello nazionale e regionale, ma la trasmissibilità in gran parte del territorio è ancora alta"
Coronavirus, indice Rt (indice di trasmissione) a 1.09 in Umbria. È questo il risultato dell'ultimo monitoraggio della Cabina di regia, relativo al periodo 9-15 novembre (coni dati aggiornati al 18), il cui report è stato pubblicato dal Ministero della Salute. Solo tre al momento le Regioni con Rt sotto alla soglia considerata 'critica' dell'1 (Lazio, Liguria e Sardegna rispettivamente a 0.9, 0.92 e 0.84).
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"L’epidemia in Italia - si legge nelle conclusioni del report - si mantiene a livelli critici sia perché l’incidenza di nuove diagnosi resta molto elevata e ancora in aumento, sia per gravità con un significativo impatto sui servizi assistenziali. Nella maggior parte del territorio nazionale la trasmissibilità è compatibile con uno scenario di tipo 2 con alcune Regioni/PA in cui la velocità di trasmissione è ancora compatibile con uno scenario 3. Si osserva una riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente suggerendo un iniziale effetto delle misure di mitigazione introdotte a livello nazionale e regionale dal 14 ottobre 2020. Tuttavia, poiché la trasmissibilità in gran parte del territorio è ancora con un Rt>1 e comporta un aumento dei nuovi casi; questo andamento non deve portare ad un rilassamento delle misure o ad un abbassamento dell’attenzione nei comportamenti".
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"Con l’attuale livello di incidenza di diagnosi resta frequente l’impossibilità di tenere traccia di tutte le catene di trasmissione e si mantiene un carico elevato sui servizi assistenziali con un ulteriore aumento dei ricoverati per Covid-19 sia in area critica che non critica. Coerentemente, la situazione descritta in questa relazione evidenzia forti criticità dei servizi territoriali e assistenziali sull’intero territorio nazionale. Si conferma che è ancora necessaria una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone in modo da ridurre il rischio di trasmissione dell’infezione e quindi alleggerire la pressione sui servizi sanitari".
La 'mappa' delle Regioni:
Abruzzo
Basilicata
Calabria
Campania
Emilia Romagna
Friuli Venezia Giulia
Lazio
Liguria
Lombardia
Marche
Molise
PA Bolzano
PA Trento
Piemonte
Puglia
Sardegna
Sicilia
Toscana
Umbria
Valle D'Aosta
Veneto