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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, scuole aperte in Umbria. Tesei: "Provvedimenti speciali anche per imprese e turismo"

La presidente della Regione: "L’Umbria rischia di subire pesanti ripercussioni, paragonabili a quelle che si sono verificate nel post sisma 2016"

Secondo quanto trapela dalla Regione Umbria, i cui uffici sono al lavoro per un'ordinanza per la gestione dell'emergenza coronavirus (in Umbria nessun caso di contagio ad oggi), le scuole resteranno aperte. Così come aveva anticipato il presidente Conte, rispondendo alle domande dei giornalisti durante una conferenza stampa dalla Protezione Civile. 

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E ancora: "Accanto alle imprescindibili rassicurazioni e misure sanitarie, ho anche richiesto a Conte provvedimenti urgenti per le imprese umbre e misure economiche di carattere speciale per il turismo che nella nostra regione, proprio in questo periodo, vede il varo della programmazione annuale. Un settore cruciale per l’Umbria che rischia di essere compromesso dall’immagine internazionale che si sta costruendo intorno al nostro Paese". 

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E’ quanto ha affermato la presidente della Regione, Donatella Tesei, al termine dell’incontro in video conferenza a cui hanno partecipato il presidente Giuseppe Conte, insieme a tutto il Consiglio del Ministri, il commissario straordinario Angelo Borrelli e i presidenti delle Regioni. La teleconferenza, nel corso della quale si è parlato delle linee guida delle ordinanze che verranno adottate dalle Regioni a seconda delle situazioni registrate nel proprio territorio (ordinanza in fase di studio anche da parte degli uffici regionali umbri di competenza), è stata "anche occasione per affrontare tematiche relative alle ricadute d’immagine ed economiche che il nostro Paese può subire a causa del nuovo coronavirus". In altre parole: "La delicata fase che stiamo attraversando – ha sottolineato Tesei – si sta trasformando in una vera e propria emergenza con ripercussioni negative che non riguardano solo le zone colpite direttamente dal virus, ma tutta l’Italia. Anche l’Umbria rischia di subire pesanti ripercussioni, paragonabili a quelle che si sono verificate nel post sisma 2016. Per questo è necessario un intervento rapido e determinato del Governo".

Tesei, nel corso dell’incontro, spiega una nota della Regione, "ha sottolineato la fattiva e proficua collaborazione con i Prefetti di Perugia, Claudio Sgaraglia, e di Terni, Emilio Dario Sensi, con le Forze dell’Ordine, la Protezione Civile, l’Anci, l’Ufficio regionale scolastico, i Rettori e tutte le istituzioni convolte, attori con i quali è in continuo contatto al fine di gestire al meglio l’emergenza regionale che ad oggi non presenta particolari criticità". La presidente, prosegue Palazzo Donini, "ja riferito anche del lavoro che sta svolgendo la task-force regionale istituita già da alcuni giorni. Tra i vari temi affrontati, la presidente Tesei ha chiesto al Ministro dell’Università, Gaetano Manfredi, "di monitorare i flussi degli studenti iscritti nelle Università umbre e provenienti da fuori regione".

La presidente della Regione Umbria "ha infine sottolineato, facendo sua una richiesta avanzata dal governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, la necessità che il Governo dia disposizione di utilizzare la produzione nazionale dei dispositivi medici di protezione per il personale sanitario per soddisfare dapprima i fabbisogni nazionali, scongiurando il rischio di eventuali carenze". 

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