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Cronaca Gubbio

Ceri, il caso assembramenti: oggi parla il sindaco di Gubbio. Quarantene in arrivo?

Il primo cittadino Stirati, dopo aver annunciato il pugno duro nei confronti delle persone coinvolte, ha indetto una conferenza stampa. Possibile isolamento contumaciale per le persone coinvolte

Il caso è scoppiato ieri nel giorno che a Gubbio aspettanotutto l'anno, il 15 maggio. Un giorno che doveva essere di festa per i Ceri, annullati invece a causa dell'emergenza coronavirus, e che rischia ora di trascinarsi dietro polemiche e sanzioni per quei cittadini che non hanno rispettato il divieto di assembramento.

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E se il sindaco della vicina Gualdo Tadino si è infuriato per il comportamento dei 'dirimpettai', anche il primo cittadino eugubino Filippo Mario Stirati ha stigmatizzato quanto accaduto annunciando ieri il 'pugno duro': "Aperti procedimenti di natura penale ed amministrativa, con altre posizioni al vaglio della Polizia Municipale - ha spiegato -. Per tutti i coinvolti scatteranno anche le segnalazioni all'Autorità Sanitaria per gli ulteriori provvedimenti che la stessa riterrà opportuno prendere". Potrebbe dunque arrivare un'ordinanza per attivare l'isolamento contumaciale nei confronti delle persone coinvolte negli assembramenti e novità sono attese nelle prossime ore, magari già nel primo pomeriggio quando è in programma (ore 15.40) una conferenza stampa dello stesso sindaco Stirati dalla sala Consiliare di Palazzo Pretorio. Appuntamento che seguirà il summit convocato per stamattina con la Polizia Municipale e i rappresentanti della Prefettura, con la temuta procedura per far scattare la 'zona rossa' (come successo nelle settimane scorse a Pozzo e a Giove) che al momento pare scongiurata.

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“Sono episodi gravi, incresciosi - ha detto intanto Stirati questa mattina al Trg -. Denotano irresponsabilità da parte di alcune persone, perché la stragrande maggioranza dei cittadini che vivono il giorno dei Ceri sono certo si siano ben comportati. Parliamo di un gruppo di irresponsabili, i cui comportamnti sono al vaglio delle Forze dell'Ordine e sicuramente saranno perseguiti con durezza in tutte le forme possibili, perché non possiamo accettare certi atteggiamenti, che contraddicono in toto i sentimenti di sobrietà e semplicità da tenere in questo delicato momento. Inoltre il virus ancora è tutt'altro che sconfitto e bisogna assumere anche per questo atteggiamenti di grande responsabilità: chi non l'ha fatto ne pagherà le conseguenze. Le problematiche di questo 15 maggio erano già state presentate da tempo alla Prefettura, ponendo proprio il problema di assembramenti nell'arco della giornata, e difatti è stata ufficialmente coinvolta. È mancata la collaborazione responsabile di una parte dei cittadini: già stamattina ho convocato la Municipale e tutte le forze dell'Ordine per prendere precisa, dettagliata e analitica visione della situazione e per assumere tutte le misure necessarie per decisioni che poi saranno vagliata dalla prefettura stessa ma anche dalla magistratura e dalla procura della Repubblica”.

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