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Cronaca

Coronavirus, in vigore le nuove norme: scattano i controlli. Il prefetto Gradone: "C'è stato un rilassamento"

Già in azione intanto i Nas dei carabinieri con ispezioni nei ristoranti, nei bar, nelle birrerie e nelle pizzerie: il 43% delle violazioni riguarda il mancato uso della mascherina

Entrano oggi in vigore le nuove norme disposte dal governo nell'ultimo Dpcm per contrastare l'aumento dei contagi da coronavirus e la macchina dei controlli è pronta a mettersi in moto anche in Umbria. "Avevamo già cominciato con le forze di polizia a fare una serie di riflessioni per cercare di incrementare la nostra attività di controllo sul territorio" ha spiegato Armando Gradone, prefetto di Perugia (in foto insieme al sindaco Andrea Romizi) che ai microfoni del Tg3 ha spiegato poi l'importanza di una responsabilizzazione dei cittadini: "Dopo quel primo tempo - ha detto riferendosi al 'lockdown' dei mesi scorsi - negli spogliatoi c'è stato probabilmente un po' di rilassamento e ora siamo impegnati proprio perché si possa evitare di tornare alla fase più critica".

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I NAS IN AZIONE - Nel frattempo già da diversi giorni il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha attuato, in condivisione con il Ministero della Salute, uno specifico servizio di controllo in campo nazionale alle strutture di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande.
Gli interventi sono stati eseguiti dai 38 Nas (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità), in stretta collaborazione con i reparti territoriali dell’Arma, presso 1.898 esercizi di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, quali ristoranti, pizzerie, trattorie, fast-food, pub, birrerie e bar, prediligendo i locali collocati in aree ad elevata frequentazione giovanile e ricreativa, specie in orari serali e notturni.

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VIOLAZIONI E SANZIONI - Il servizio straordinario, nella sua prima settimana di esecuzione, ha consentito di fornire una preliminare valutazione circa l’attuale livello di osservanza delle misure di contenimento da parte degli esercizi aperti al pubblico: nel corso dei controlli sono state contestate 351 violazioni alle citate disposizioni, con particolare riferimento al mancato uso delle mascherine di protezione facciale (43%) e nell’assenza di informazioni e cartellonistica relativa alle cautele da adottare da parte della clientela (13%). Ulteriori violazioni hanno interessato nel 9% la distanza insufficiente fra tavoli, nel 9% il mancato distanziamento sociale tra le persone, nell’8% l’assenza di prodotti igienizzanti all’interno o all’ingresso dei locali nonchè l’omessa attuazione delle corrette e periodiche procedure di pulizia e sanificazione degli ambienti (3%). Ulteriori inosservanze, pari al 15%, hanno riguardato altri obblighi previsti sia da normative nazionali che regionali e locali, oggetto di autonome ordinanze, relative ad esempio alla segnaletica orizzontale sui percorsi da seguire, omessa registrazione avventori e la misurazione della temperatura corporea.

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ALTRI CONTROLLI - Contestualmente sono state oggetto di controllo anche le fasi di preparazione, detenzione e vendita di alimenti con contestazione di 30 sanzioni penali e 310 amministrative per violazioni alle norme igienico-sanitarie che hanno altresì determinato il sequestro di kg. 4.077 di alimenti irregolari, per un valore di 59mila euro, e la chiusura/sospensione dell’attività di 49 locali / strutture. L’attività di controllo della Specialità dell’Arma proseguirà con analoghe verifiche sia nello specifico comparto che in altri settori, a tutela della salute pubblica e del cittadino.

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