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Cronaca

Coronavirus, i dati della cabina di regia: l'Umbria resta a rischio basso, ma aumenta l'incidenza

Il report settimanale: l’Rt medio nazionale calcolato sui casi sintomatici è pari a 0,86, al di sotto della soglia epidemica e in leggero aumento rispetto alla settimana precedente

Sono quattro (Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia e Piemonte) le regioni italiane classificate a rischio moderato, mentre le altre restano a rischio basso. Tra queste anche l'Umbria dove però, secondo i dati del monitoraggio della Cabina di Regia, nella settimana che va dal 15 al 21 ottobre si registra un aumento dell'incidenza rispetto a quella precedente: si passa da 18,7 casi per 100.000 abitanti a 39,2 (la media nazionale è di 34).

Ecco i dati principali emersi dalla cabina di regia:

L’incidenza settimanale a livello nazionale è in lieve risalita: 34 per 100.000 abitanti (15/10/2021 –21/10/2021) vs 29 per 100.000 abitanti (08/10/2021 – 14/10/2021), dati flusso Ministero Salute. L’incidenza si trova al di sotto della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti.

• Nel periodo 29 settembre - 12 ottobre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,86 (range 0,82 – 0,90), al di sotto della soglia epidemica e in leggero aumento rispetto alla settimana precedente. Aumenta lievemente l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=0,89 (0,84-0,93) al 12/10/2021 vs Rt=0,83 (0,78-0,88) al 5/10/2021)).

• Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in lieve diminuzione al 3,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce al 4,2%.

• 4 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato, secondo il DM del 30 Aprile 2020 (Abruzzo, Campania, Fvg, Piemonte). Le restanti Regioni/PPAA risultano classificate a rischio basso.

 • Una Regione/PPAA riporta un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.

• In aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (4.759 vs 4.551 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (33% vs 34% la scorsa settimana). È in leggero aumento invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (48% vs 47%). Resta stabile la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (19% vs 19%).

• Una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria, in particolare nelle categorie a rischio, anche attraverso la dose di richiamo nelle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti.

• È opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale.

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