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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, i dati della cabina di regia: in Italia aumentano incidenza e ricoveri, Umbria a rischio 'moderato'

Il report settimanale: l'incidenza passa da da 155 a 176 casi per 100.000 abitanti), Rt a 1,18 mentre cresce il tasso di occupazione in terapia intensiva e in aree mediche

Ricoveri da coronovairus in aumento in Italia, dove cresce anche l'incidenza che passa da 155 a 176 casi ogni 100mila abitanti. È quanto emerge dal monitoraggio della cabina di regia sull'emergenza coronavirus in Italia nella settimana 3-9 dicembre.

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I dati del monitoraggio settimanale

L’incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare: 176 per 100mila abitanti (03/12/2021-09/12/2021) vs 155 per 100mila abitanti (26/11/2021-02/12/2021), dati flusso Ministero Salute.

Nel periodo 16 novembre – 29 novembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,18 (range 1,06 – 1,24), leggermente in diminuzione rispetto alla settimana precedente ma al di sopra della soglia epidemica. È in diminuzione, ma ancora sopra la soglia epidemica, l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt = 1,07 (1,03-1,11) al 29/11/2021 vs Rt = 1,09 (1,05-1,12) al 23/11/2021).

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 8,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 09 dicembre) vs il 7,3% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 02 novembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 10,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 09 dicembre)  vs il 9,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 02 dicembre).

20 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, cinque Regioni/PPAA sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto secondo il DM del 30 aprile 2020. Una regione (Molise) è classificata a rischio basso.

12 Regioni/PPAA riportano un’allerta di resilienza. Nessuna Regione/PA riporta molteplici allerte di resilienza.

In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (37.278 vs 30.966 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in aumento (34% vs 33% la scorsa settimana). È in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (40% vs 45%), mentre sale la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (26% vs 22%).

Come si passa dalla zona bianca alla gialla e cosa cambia

Il peggioramento dei parametri preoccupa dunque in tutte le Regioni, che temono di tornare nelle prossime settimane in zona gialla (dove già si trovano Friuli Venezia Giulia e la Provincia autonoma di Bolzano. Come spiega Today il passaggio dalla zona bianca a quella gialla avviene sulla base di tre parametri: l’incidenza settimanale di nuovi positivi deve superare i 50 casi ogni 100mila abitanti, il tasso di occupazione in area medica deve essere oltre il 15%, il tasso di occupazione in terapia intensiva deve essere oltre il 10%. L'impianto è stato confermato, e con una variante contagiosa come Omicron il dato dell'incidenza schizza oltre 50 molto presto in caso di ripresa dell'epidemia.

Il passaggio dalla zona bianca alla zona gialla comporta in ogni caso un cambiamento soft delle regole con due uniche restrizioni: la mascherina obbligatoria anche all’aperto e massimo quattro persone al tavolo nei ristoranti al chiuso. Rimangono invece liberi gli spostamenti e non ci sono limitazioni per l’attività di ristorazione.

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