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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Alunno positivo a scuola, docenti in quarantena e per i precari niente concorso per il posto fisso

Decine di professori in isolamento fiduciario rischiano di saltare la prova che inizia il 22 ottobre. L'aspettativa non concessa da alcuni dirigenti scolastici

Concorso a rischio per decine di docenti precari finiti in isolamento fiduciario dopo la scoperta di casi di positività tra gli alunni. E qualcuno rischia di non poter sostenere la prima prova del concorso straordinario, per titoli ed esami, per l'immissione in ruolo di personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune e di sostegno, perché ha fatto una sostituzione di un’ora in una classe con un alunno positivo.

“Sono stata contattata dalla scuola e mi hanno comunicato che devo stare in isolamento fiduciario perché un alunno è risultato positivo – racconta una docente precaria – Lunedì avrei la prova del concorso riservato ai docenti con almeno tre anni di insegnamento. Non sono previste date suppletive, neanche per chi si trova in quarantena. Se non ti presenti sei fuori”.

Situazione paradossale anche perché eventuali soluzioni si scontrano con date e imposizioni da Covid19. “Potrei presentarmi con un referto di tampone negativo effettuato dieci giorni dopo l’ultimo contatto con la persona positiva, ma non è previsto da alcuna normativa – prosegue la docente precaria perugina – Solo che nel mio caso dalla ricostruzione dei contatti fatta dall’Usl e tornando indietro di dieci giorni, coinciderebbe proprio con la mattina della prova. Sicuramente farò il tampone e poi vedremo”.

Nel caso in questione la ricostruzione dei contatti da parte dell'Usl è andata indietro fino alla comparsa dei primi sintomi e poi di altri tre giorni fino all'individuazione di tutti i possibili contatti in quella settimana; mentre in un altro episodio si è partiti dal giorno della positività e si è andati indietro fino all'ultimo giorno in cui il ragazzo era a scuola, e visto che negli ultimi due giorni già era a casa, i docenti e i compagni non sono stati messi in isolamento. Nel primo caso è scattata la quarantena, nel secondo i professori non sono stati posti in isolamento in quanto venuti in contatto con l’alunno il giorno precedente.

Una possibile soluzione, ma che si scontra con le norme di accesso alla prova concorsuale. Oltre alla misurazione della temperatura, infatti, è richiesto ai candidati di sottoscrivere un’autocertificazione che attesti di non essere stati sottoposti a quarantena nei quattordici giorni precedenti la prova. “Anche in questo caso siamo tagliati fuori, sia io sia altri colleghi qui a Perugia e provincia che sono in isolamento fiduciario – conclude la professoressa – Sicuramente presenterò ricorso contro l’esclusione che non dipende da noi, ma da un’autorità”.

Le prove scritte sono previste nei giorni 26,27,28,30 ottobre e 3,4,12 novembre 2020 e ogni candidato è stato abbinato ad un’aula in un istituto scolastico regionale (l’abbinamento si può leggere qui). Le aule individuate sono presso gli istituti: Bonghi di Assisi; Gattapone di Gubbio; Scarpellini di Foligno; Allievi-San Gallo di Terni; Sansi-Leonardi e Tecnico professionale di Spoleto; Cavour-Marconi-Pascal e Capitini di Perugia; Salvatorelli-Moneta di Marsciano; Ciuffelli-Einaudi di Todi. In Umbria sono 1.088 le domande pervenute a fronte di 407 posti disponibili.

Per la preparazione al concorso molti docenti hanno chiesto di poter usufruire di un permesso cautelativo, cioè senza retribuzione, ma per poter rimanere a casa nei giorni precedenti alle prove. La concessione dell’aspettativa è una prerogativa del dirigente scolastico: in alcuni casi è stata concessa, in altri negata.

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