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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, con tre dosi di vaccino e multata: "Io non pago, ma non si riesce a parlare con nessuno dell'Agenzia delle entrate"

Tante le segnalazioni di errori alla nostra redazione. C'è anche chi ha bruciato la lettera: occhio perché scaduto il termine scatta la cartella esattoriale

C’è chi ha avuto il Covid e non poteva vaccinarsi. Chi è esentato con certificato medico. Chi non ha trovato posto perché le liste della vaccinazione erano bloccate. Chi ha dovuto posticipare perché influenzato. Chi è morto da anni.

Le lettere con la sanzione di 100 euro per la mancata vaccinazione, ma anche per un ritardo rispetto a un termine entro cui iniziare il ciclo e non completarlo, inviate dall’Agenzia delle entrate stanno raggiungendo centinaia di persone in Umbria, tutti over 50 per i quali era scattato l’obbligo vaccinale.

“Ho tre dosi di vaccino. Io non la pago la multa, possono fare quello che vogliono” scrive alla redazione di Perugia Today una lettrice. Un’altra informa che ha fatto un falò con la lettera. Purtroppo alla contestazione dell’Agenzia delle entrate bisogna rispondere, seguendo le indicazioni scritte nella missiva. Trascorso il tempo concesso per illustrare i motivi della omessa vaccinazione o del ritardo nella stessa, la sanzione si trasforma in cartella esattoriale, con tanto di interessi e conseguenze.

Si considera non in regola con l’obbligo vaccinale anche chi non ha concluso il ciclo con la terza dose.

Chi è stato contagiato ed è guarito da meno di 150 giorni dalla malattia, quindi potrebbe procrastinare la vaccinazione, o quei pochi che sono esenti per motivi medici o chi abbia ricevuto l’avviso per errore avendo completato le tre dosi vaccinali può produrre la documentazione alla ASL entro dieci giorni dal ricevimento dell’avviso: questa operazione, dopo gli accertamenti, chiude la pratica con l’Agenzia delle entrate.

Se non si paga, se non si presenta la documentazione o non si fa opposizione al giudice di pace, entro sei mesi arriverà a casa una cartella esattoriale, che se non viene saldata darà al fisco la possibilità del recupero forzoso.

Pertanto, chi riceve la comunicazione ha 10 giorni per notificare alla propria Asl se nel frattempo si è vaccinato o se dispone di un’esenzione: in caso contrario, gli arriverà in seguito la cartella esattoriale. Da quel momento, disporrà di 60 giorni per pagare l’importo della multa. Nei primi 30 giorni, se non vorrà pagare, potrà tuttavia presentare ricorso al giudice di pace.

“È una perdita di tempo rivolgersi all’Agenzia delle entrate – dice ancora la signora che ci ha contattato - Non si può andare in ufficio, ma spedire tutta la documentazione tramite pec o entrando con lo Spid nel sito dell’Agenzia. Io non ho né la posta certificata e non so neanche cosa sia lo Spid. In molti stanno pagando la sanzione perché fare ricorsi o pagare un avvocato costa di più”.

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