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Cronaca

Coronavirus, ore di angoscia ma test negativi per due bambini umbri di ritorno da Wuhan

Il bollettino medico dello Spallanzani che spiega il ricovero dei due piccoli e fa il punto sui casi reali, queli sospetti e i controlli in corso a livello nazionale

Dall'Ospedale Spallanzani, centro specializzato in malattie infettive, arrivano tramite bollettino medico buone notizie sui test effettuati su due minori umbri che erano ritornati, con i genitori, lo scorso 2 febbraio in Italia con il volo da Wuhan, il centro della diffusione del coronavirus. Tutti i test relativi ai casi sospetti sono risultati negativi.

Scrivono dallo Spallazani: "Nella tarda serata di ieri, a puro scopo precauzionale, sono stati qui trasferiti, su richiesta dell’Autorità militare,con la quale vi è una strettissima collaborazione,due bambini, accompagnati da un genitore.Il nucleo familiare appartiene al gruppo di cittadini italiani di ritorno dalla città di Wuhan e attualmente ospitati presso la Città Militare.I bambini, che al ricovero presentavano un modesto rialzo termico, sono in buone condizioni generali. Sono assistiti, oltre che dalla nostra equipe, da personale specializzato dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, che ringraziamo".

Ore di angoscia ma alla fine tutto sembrerebbe scongiurato anche se continuerà la quarantena presso la cittadella militare. Nel bollettino dello Spallanzani c'è anche il riepilogo nazionale: "Sono stati valutati, ad oggi, presso la nostra accettazione 53 pazienti sottoposti al test per laricerca del nuovo coronavirus. Di questi, 36 risultati negativi al test sono stati dimessi. Diciassette pazienti sono tutt’ora ricoverati:3 sono casi confermati (la coppia cinese attualmente in terapia intensiva ed il giovane proveniente dal sito della Cecchignola)12 sono pazienti sottoposti a test per la ricerca del nuovo coronavirus in attesa di risultato 2 sono pazienti che, risultati negativi al test per nuovo coronavirus, rimangono comunque ricoverati per altri motivi clinici. Continua la quarantena per le 20 persone che sono state contatti primari dei due coniugi cinesi attualmente ricoverati in terapia intensiva".

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