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Cronaca

Coronavirus: giustizia solo online, si torna in aula dopo il 31 luglio

Provvedimento del presidente del Tribunale di Perugia: aule sanificate, mascherine, guanti e gel igienizzante, ma si farà da remoto quasi tutto

L’emergenza sanitaria costringe gli uffici giudiziari ad attuare misure urgenti per contrastare il contagio ed evitarne la diffusione: dalla sanificazione delle aule alla giustizia da remoto, fino al rinvio delle udienze non urgenti a dopo il 31 luglio del 2020.

Il presidente del Tribunale di Perugia, Marina Roberti, ha emesso un provvedimento con il quale disciplina lo svolgimento delle attività giudiziarie, dall’accesso alle cancellerie alle udienze, civili e penali.

In primo luogo è stata disposta la sanificazione di tutti gli immobili occupati da sedi giudiziarie. Sanificazione che terminerà tra il 9 e l’11 maggio con la sistemazione della palazzina ex Enel dove ha sede il Tribunale penale. In ogni aula d’udienza “saranno posizionati cartelli che conterranno l’indicazione del numero massimo di persone ammesse nel rispetto delle misure di distanziamento sociale”.

Viste le esigenze sanitarie, ritenute prioritarie fino al 31 luglio, va ridotto il numero di persone che accedono alle cancellerie, privilegiando il collegamento da remoto. Per quelle attività che richiedono la presenza in ufficio, invece, si procederà solo su appuntamento. E anche il personale, almeno in parte, continuerà a lavorare da casa.

Provvedimento udienze-2

Il provvedimento dispone che chiunque debba entrare in tribunale dovrà indossare mascherine a protezione del naso e della bocca, guanti di protezione e mantenere la distanza interpersonale di un metro. L’Ordine degli avvocati e la Camera penale hanno già messo a disposizione per gli iscritti e i clienti mascherine all’ingresso del tribunale. Mentre nei corridoi è disponibile il gel igienizzante per la mani. Tutte le udienze si svolgeranno a porte chiuse, con testimoni, periti e consulenti che saranno fatti entrare in tribunale non prima di 10 minuti l’inizio del procedimento.

Il presidente del Tribunale ha invitato gli avvocati a depositare gli atti per i procedimenti dall’11 maggio al 31 luglio per via telematica, mentre nel settore penale gli avvocati sono autorizzati a depositare o richiedere atti del processo tramite mail Pec.

Saranno trattati da remoto i procedimenti in materia di divorzio, separazione, obblighi di assistenza ai figli, sostegno, interdizione, convalide di espulsioni e le procedure d’urgenza. Seguiranno il calendario deciso dal magistrato, invece, i procedimenti giudiziari ordinari secondo la procedura della trattazione scritta. Nel caso di audizione di testi si procederà con il collegamento da remoto. Così anche per quanto riguarda la protezione internazionale.

Collegamento da remoto anche per le udienze presidenziali di separazione e divorzio contenziosi. I procedimenti consensuali saranno a trattazione scritta.

Anche le udienze fallimentari si terranno online. Mentre le vendite giudiziarie sono revocate e i termini fissati a partire dal 31 luglio 2020.

Le udienze di lavoro e previdenza, non potendo essere trattate per la presenza di testimoni, sono rinviate a data successiva al 31 luglio.

mascherine2-2Per quanto riguarda il settore penale si svolgeranno le udienze, tra l’11 maggio e il 31 luglio, che riguardano arresti, convalide, allontanamento dalla casa familiare, i casi di codice rosso, processo a carico di detenuti o soggetti a misure cautelari e quei casi ritenuti d’urgenza. Le richieste di trattazione dovranno pervenire in cancelleria entro 7 giorni prima dell’udienza. A fronte della richiesta delle parti le udienze diverse da quelle previste sopra potranno svolgersi anche da remoto. Potranno essere trattati in presenza anche quei procedimenti per i quali la difesa chiede riti alternativi. Tutti gli altri procedimenti verranno rinviati, tenendo conto anche del protocollo sui casi più vecchi e destinati alla prescrizione. Per evitare assembramenti sarà presente in aula solo il difensore di turno che sostituirà gli avvocati di fiducia e d’ufficio precedentemente nominati.

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