CONTROLLI A TAPPETO, arrestato tre volte viene rispedito in patria: stessa sorte per due trans
Sono stati rimpatriati due trans che erano soliti prostituirsi nel capoluogo umbro e in particolare in via Settevalli. Stessa sorte per un pusher che si è finto inizialmente minorenne, ma successivamente identificato grazie alle impronte digitali
Giornata intensa di lavoro ieri, 14 gennaio, per gli agenti dell’Ufficio Immigrazione di Perugia che sono riusciti a ottenere importanti risultati, rimpatriando a fine giornata due noti trans e riuscendo a trasferire in un C.i.e. uno spacciatore di nazionalità tunisina. Ed è stato proprio il pusher a incappare per primo nella serie di controlli effettuati in Via del Macello. Il giovane alla vista degli agenti ha tentato di fuggire, ma dopo un breve inseguimento è stato subito acciuffato e condotto in Questura dove ha dichiarato di essere minorenne e di essere algerino.
Dal confronto con le impronti digitali è stato però scoperto che nella realtà dei fatti, il giovane era tutto fuorché minorenne e algerino. Sbarcato a Lampedusa nel 2011 era già stato arrestato ben due volte per spaccio di stupefacenti a Napoli e, l’anno scorso a Perugia per lo stesso motivo. Verrà rimpatriato nei prossimi giorni.
Sono ancora in viaggio, invece, con un intercontinentale, i due trans sorpresi a prostituirsi. Si tratta di un argentino, 28enne, che da circa un anno si era traferito dalla Francia in via Piccolpasso. L’altro è invece un peruviano di 27 anni, giunto in città da pochi mesi sempre dalla Francia, si prostituiva abitualmente in via Settevalli.