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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Sicurezza, giro di vite nelle armerie: 47 negozi controllati

La Divisione Polizia Amministrativa, su disposizione del Questore Nicolò D'Angelo, ha effettuato una serie di controlli in tutta la provincia presso armerie, depositi e rivendite di prodotti esplodenti

Gli agenti della Divisione di Polizia Amministrativa, coordinati dal Primo Dirigente Dott.ssa Maria Letizia Tomaselli, hanno controllato 47 esercizi, tra  armerie, depositi e rivendite di prodotti esplodenti, riscontrando alcune irregolarità di carattere amministrativo di non rilevante entità.

Le violazioni più gravi sono state riscontrate presso tre armerie per le quali sono stati adottati una diffida e due provvedimenti di chiusura temporanea. Presso un'armeria della zona del Tuderte si è constatata una non attenta tenuta delle armi alcune delle quali, esposte al pubblico, non risultavano debitamente ancorate in modo tale da non essere facilmente asportate. Per il titolare è scattata la denuncia penale per violazioni al TULPS che, è stato formalmente diffidato dal Questore, fatti salvi ulteriori provvedimenti in caso di recidiva.

Mentre presso un'armeria della zona del Trasimeno è stata verificata la detenzione di un numero di armi superiore a quello autorizzato, peraltro non registrate prontamente. Il titolare è stato denunciato per i reati di cui all’art 17 TULPS- R.D. 773/1931 che punisce le inosservanze alle prescrizioni della licenza con l’arresto fino a tre mesi o al pagamento di un’ammenda e il Questore ha applicato la misura della sospensione della licenza per 7 giorni.

Le violazioni più gravi sono state riscontrate presso un’armeria del folignate, dove il titolare aveva omesso di registrare le operazioni di acquisto e cessioni di armi fin dal 2009. Inoltre lo stesso deteneva i prodotti esplodenti (munizioni e  articoli pirotecnici) unitamente ad altro materiale facilmente infiammabile.

Per tali violazioni il responsabile dell’armeria è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per violazioni al TULPS che prevedono l’arresto fino ad un anno e l’ammenda da 2.000 a 10.000 euro; la licenza è stata sospesa dal Questore per la durata di giorni 30. Viste le irregolarità riscontrate i controlli saranno ripetuti.


 

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