Controlli, evasione insegne pubblicitarie: verbali record ai tabaccai

 

Il Comune di Perugia sta facendo in proprio i controlli (con strutture da finanziaria come la Dogre) inviando sulle strade e piazze degli ispettori con tanto di mappa dei pagatori e delle insegne censite. Chi è fuori dallo "storico" a disposizione dei municipi allora merita una ispezione e una bella fotografia. Eh già perchè lo scatto è fondamentale per poi inviare il verbale direttamente alla società o al negoziante: è la dimostrazione che l'insegna rientra in quelle da tassare e che fino ad oggi era rimasta nascosta al grande fratello del fisco di casa nostra. Sia Confcommercio che a Confesercenti sono già arrivate diverse segnalazioni e richieste di spiegazioni dai propri associati per conoscere la normativa e se il verbale ricevuto è regolare. L'unica possibilità per evitare il peggio (cifre più salate) è quello di versare la somma il primo possibile.

Da giugno ad oggi molti dei verbali hanno raggiunto soprattutto i negozi dei tabaccai che storicamente e per legge nazionale hanno l'obbligo di esporre all'esterno la tabella con la "T" di tabacchi e la dicitura anche valori bollati. Ma l'antica tabella è stata sostituita da tempo con quelle moderne elettroniche, luminosissime e per giunta anche in grado di pubblicizzare lotterie e concorsi che sono di società private anche se con il bene placido dello Stato (che ci prende una percentuale). Tutte caratteristiche che secondo i regolamenti dei comuni sono soggetti a tassazione. E i verbali sono pesanti: dai mille euro ai tre mila a secondo delle scritte presenti sulla cartellonistica. Ma la dogre ha inviato anche verbali superiori ai 5mila euro. I controlli continuano a tappetto su tutta l'Umbria: i commercianti sono ancora una volta nel mirino.