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Cronaca

Fisco, controlli della Finanza: nel mirino bar e ristoranti

Giro di vite della Guardia di Finanza di Perugia su bar, ristoranti ed altre attività commerciali per verificare la reale emissione degli scontrini fiscali

Controlli della Guardia di Finanza della Provincia di Perugia sulle attività commerciali e sulla cattiva abitudine di non emettere la relativa documentazione fiscale da parte dei contribuenti.

Stiamo parlando del fenomeno della mancata emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale. Le violazioni accertate, infatti, evidenziano sia piccoli importi, dalla consumazione al bar, ma anche situazioni ben più rilevanti come ad esempio la mancata emissione del documento fiscale per importi di diverse centinaia di euro per la realizzazione di tatuaggi o l’indicazione di un corrispettivo inferiore nelle ricevute rilasciate da alcuni parrucchieri; tutte operazioni fraudolente che permettono guadagni economici ai soggetti rei delle violazioni senza produrre tangibili vantaggi per i consumatori.

I finanzieri di Perugia hanno effettuato su tutto il territorio della provincia circa 60 controlli in una sola giornata, constatando la mancata emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale in circa il 30% dei casi per i quali sono in corso di perfezionamento da parte dell’agenzia delle entrate i dovuti atti di contestazione della prevista sanzione pecuniaria.

Molti di questi sono tra l'altro recitivi ed in caso di contestazione, nel corso di un quinquennio, di quattro distinte violazioni dell'obbligo di emettere la ricevuta o lo scontrino fiscale sia disposta la sospensione della licenza o dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività da un minimo di tre giorni fino a un massimo di un mese per i casi di recidiva.


 

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