rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Zone rosse, scuole chiuse e bimbi positivi: non è un male solo umbro. E' ora emergenza in Toscana, Marche, Abruzzo e Molise

Ma non doveva essere una prerogativa solo umbra? La gestione regionale ha le sue colpe ma la verità è che le varianti inglesi e brasiliane si diffondono rapidamente, sono più contagiose e soprattutto hanno bisogno di restrizioni molto forti

Le polemiche stanno sommergendo la gestione del Covid in Umbria. Opposizioni parla di disorganizzazione, i cittadini chiedono maggiore coraggio alla politica rispetto ai vari comitati scientifici ai fine di telare le famiglie in crisi economica, le aziende chiedono maggiore comunicazioni dal Palazzo regionale. La provincia di perugia è zona rossa rafforzata da oggi con tanto di scuole dell'infanza e asili chiusi, nonostante non sia previsto nelle zone rosse. Il danno economico è oggettivo e drammatico. Il banco è stato fatto saltare soprattutto - ma sembra passare in secondo piano - dalle varianti super-contagiose brasialiana, inglese e persino casi di sudafricana che rendono vani - dati del Ministero - i piani anti-covid che fino ad oggi - anche in zone arancioni - erano stati funzionali per abbattere a novembre il 70 per cento dei contagi, il 22 per cento sotto le feste di Natale. 

Il dramma perugino è che la molti facolai sono stati scoperti all'interno dell'Ospedale di Perugia provocando un danno ulteriore sulla lotta alla cura del Covid e delle altre patologie addirittura più gravi del virus stesso, in termini di mortalità. Ma l'Umbria è un caso unico, per giunta malegestito, oppure è stato il territorio che tra i primi sta affrontando la terza ondata aggravata da un virus che sta mutando, in peggio? Ad oggi è oggettivamente poco chiaro. Ma in queste ore la situazione sta precipitando anche nelle regioni considerare virtuose, tanto da essere gialle. Dalle Marche arrivano notizie preoccupanti sulla scoperta di varianti nelle scuole sia ad Ancona che Macerata. 

Da Ancontatoday.it si legge:  "L’elevata contagiosità della variante inglese del Covid-19 ha messo sotto i riflettori dell’Asur e della sanità marchigiana i casi rilevati a Castelfidardo, Tolentino e Pollenza. Per quanto riguarda la provincia anconetana, tre casi si sono registrati al Rodari di Castelfidardo (infanzia e primaria). Tutte le classi sono state messe in quarantena e chiesta la DAD per gli Istituti comprensivi interessati dalla positività. Domani mattina gli studenti e il personale verranno sottoposti al tampone molecolare".

"Nelle scuole di Tolentino si sono registrati 2 casi certi e un altro di elevato sospetto che coinvolgono anche un lavoratore presso una Pelletteria di Tolentino. In una riunione urgente con i dirigenti dell’Asur, i sindaci di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, e Pollenza, Mauro Romoli, assieme all’Assessore Saltamartini, si è deciso di porre in didattica a distanza gli studenti degli istituti di Tolentino, Lucatelli, Filelfo e Martin Luther King. Mentre sono sottoposti alla quarantena i bambini dell’infanzia Rodari e le classi direttamente coinvolte della scuola primaria Martin Luther King e Liceo Scientifico Filelfo. Un altro caso positivo si registra nella prima media della Scuola Vincenzo Monti di Pollenza". 

Girando lo sguardo verso l'altra sponda del Trasimeno, in zona Toscana, da Chiusi si registra una zona rossa pesante. Scriove il governatore Eugenio Giani: “Varianti al virus più aggressive e di rapida trasmissione sono state registrate al confine con l'Umbria, nel comune di Chiusi. Con il sindaco Juri Bettollini abbiamo concordato, in modo preventivo e precauzionale, le misure della zona rossa per una settimana all’interno del territorio municipale da domenica 7 a domenica 14 febbraio”. A Chiusi sono stati individuati casi di variante brasiliana, la più preoccupante visti i casi di reinfezione, ma anche quella sudafricana. 

Varianti e zone rosse anche in Abruzzo e Molise dove la situazione si sta ulteriormente aggravando tanto da richiedere l'interveto del Ministero della Sanità e della Cabina di Regia. Anche in questo caso sono i giovanissimi da 0 a 10 anni quelli pià colpiti dalla variante inglese che se poi portata nelle case triplica i contagi, rispetto alla virus tradizionale. La presenza di variante inglese in un territorio, da sola, fa schizzare l'Rt di un 0.8% che somato al Covid comune porta direttamente in zona rossa. Dati che ci fanno riflettere sia sui provvedimenti Umbri - contestati da molti - e quello che sta accadendo in altre regioni.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Zone rosse, scuole chiuse e bimbi positivi: non è un male solo umbro. E' ora emergenza in Toscana, Marche, Abruzzo e Molise

PerugiaToday è in caricamento