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Cronaca

Arresti per 'Ndrangheta, la maggioranza non sfiducia Arcudi: "Non è indagato, giusto che decida lui..."

I gruppi hanno ribadito che lasciare o non lasciare l'incarico spetta solo al diretto interessato. 

Con sfumature diverse ma uniti nella valutazione finale: Nilo Arcudi non deve e non può essere sfiduciato dalla sua maggioranza in quanto non indagato nell'inchiesta sulla 'Ndrangheta a Perugia.

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Il centrodestra di Palazzo dei Priori ne ha parlato prima di Natale dopo la richiesta delle opposizioni di sfiduciare ufficialmente il presidente del consiglio comunale Arcudi. I gruppi hanno ribadito che lasciare o non lasciare l'incarico spetta solo al diretto interessato. 

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"Suo malgrado, il coinvolgimento di Arcudi - hanno scritto - in alcun modo attivo non solo perché soggetto non sottoposto ad indagini ma anche perché le stesse autorità inquirenti sentite dalla stampa ne hanno escluso il coinvolgimento". 

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E ancora: "Per tutte queste ragioni riteniamo che la tutela dei basilari diritti e della dignità umana debbano prevalere rispetto alle contrapposizioni politiche soprattutto quando coinvolgono persone che hanno svolto in modo corretto la funzione pubblica ricoperta, imponendo che la riflessione e la conseguente valutazione (atto di responsabilità politica) dovrà essere rimesso al Presidente senza alcun tipo di pressante sollecitazione, ed in tal senso siamo fiduciosi che verrà adottata la soluzione migliore per Lui per il consiglio e per l’amministrazione tutta".

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