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Cronaca Centro Storico / Corso Pietro Vannucci

"Perugia, l’ennesima figuraccia dei consiglieri comunali: uno spettacolo indegno"

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Carla Spagnoli, presidente del Movimento per Perugia, che punta il dito contro i consiglieri comunali di Perugia e contro l'ennesima "chiusura anticipata" del consiglio per mancanza del numero legale

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Carla Spagnoli, presidente del Movimento per Perugia, che punta il dito contro i consiglieri comunali di Perugia e contro l'ennesima "chiusura anticipata" del consiglio per mancanza del numero legale.

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Lunedì scorso, per l’ennesima volta, la seduta del Consiglio Comunale di Perugia è stata chiusa in anticipo per mancanza del numero legale dei consiglieri, dopo la verifica chiesta dal socialista Nilo Arcudi. La chiusura anticipata ha impedito così la discussione e votazione di vari atti e ordini del giorno. Ancora una volta i cittadini perugini sono stati costretti ad assistere a questo «spettacolo indegno», come è stato giustamente definito dal Presidente Varasano! I consiglieri assenti al momento dell’appello, sia di maggioranza che di opposizione, dovrebbero semplicemente vergognarsi per il loro “oltraggio” al senso istituzionale: si ricordano, questi consiglieri, che sono stati eletti dal popolo? Si ricordano che devono rappresentare il popolo in ogni seduta consiliare fino alla fine delle votazioni? Perché invece molti consiglieri se la “svignano” dopo la discussione dei loro atti? Il “troppo” lavoro in Consiglio forse li distrugge…?

Ancor più grave è stata l’assenza dei consiglieri di maggioranza: al momento della verifica, come riportato sul Corriere dell’Umbria di martedì, nella maggioranza erano presenti solo i consiglieri Mignini e Pastorelli, Pittola, Numerini, Vignaroli, Gabriele Romizi, Nucciarelli, Leonardi, Castori, Luciani e Sorcini. Dov’erano gli altri consiglieri di “centrodestra”? Non si rendono conto che così mettono in difficoltà anche il sindaco Romizi e la sua amministrazione? Questo è il modo di sostenere il percorso di cambiamento? Perché questo atteggiamento incomprensibile? Forse è un modo, per qualcuno, di esprimere malcontento per qualche posto non avuto…?

Riteniamo infantile, invece, il comportamento dei consiglieri del Pd i quali, esclusa la consigliera Mori, non hanno risposto all’appello pur essendo presenti in aula, dando così il loro “prezioso contributo” alla fine anticipata della seduta. C’era proprio motivo di far mancare il numero legale? Quale risultato politico hanno ottenuto con questo atteggiamento? Questo è il senso istituzionale dimostrato dalla sinistra perugina? I risultati di questi “capricci” e di questo ennesimo “teatrino” sono stati il rinvio della discussione di atti comunali, anche importanti, l’aumento del lavoro arretrato e una nuova figuraccia collezionata dai consiglieri e dal Consiglio Comunale, l’istituzione che più di tutte dovrebbe essere vicina alla gente e rappresentare gli interessi dei cittadini! A quanti altri “spettacoli indegni” dovremo assistere ancora…?

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