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Cronaca

Ecco il piano per salvare l'ex Fcu dall'oblio: "Deve diventare la metro di Perugia"

Il consiglio comunale di Perugia ha approvato, con 12 favorevoli e 11 astenuti, l'ordine del giorno del capogruppo M5S Rosetti per recuperare il tracciato ferroviario

E’ tempo di salvare l’ex Fcu dall’oblio. Il consiglio comunale di Perugia ha approvato, con 12 favorevoli e 11 astenuti, l’ordine del giorno del capogruppo M5S Rosetti. Il consigliere comunale pentastellato ha ricordato che “il tracciato ferroviario della ex Fcu è di importanza strategica per la città di Perugia, permettendo il collegamento con le più grandi città dell’Umbria, anche grazie alle stazioni di interscambio con le tratte ferroviarie nazionale, dove c’è Trenitalia, in corrispondenza alle stazioni di Perugia Ponte San Giovanni e Terni, rispettivamente con la trasversale Foligno-Terontola (Arezzo) e con la Orte-Falconara (linea Adriatica)”.

Questo tracciato, secondo Rosetti, “andrebbe potenziato (magari affiancando a tale linea una ulteriore che colleghi la stazione Pallotta a Fontivegge, Sant’Anna e P.S.Giovanni. Inoltre da Fontivegge è auspicabile un’altra diramazione verso ospedale, ingegneria, area del lago Trasimeno), per assumere il ruolo di metropolitana di superficie, riducendo l’impatto del traffico in tutta l’area cittadina”.

Per queste ragioni, nel dispositivo, Rosetti ha proposto “di impegnare l’Amministrazione ad chiedere alla Regione Umbria l’inserimento nel Piano Regionale dei Trasporti 2014-2024 della specificazione e dell’impegno, secondo tempistiche ben determinate, alla realizzazione di un piano di investimenti per il miglioramento infrastrutturale e tecnologico della rete ex Fcu, che permetta alla città di Perugia di sfruttarne tutte le potenzialità di collegamento che la stessa già oggi realizza, sia sulla tratta lunga, che nel collegamento delle diverse frazioni e quartieri della città, progettando la realizzazione di due linee di metropolitana di superficie che integrino le stazioni ex Fcu con i tracciati e stazioni Rfi ed in particolare, in via prioritaria, la messa in opera dei deviatoi sul nuovo binario del raddoppio Perugia Sant’Anna-Perugia Pallotta, al fine di renderlo operativo, la messa in sicurezza della galleria di Piscille, la realizzazione del sottopassaggio pedonale della stazione di Piscille per permettere l’ingresso in contemporanea dei due convogli incrocianti, la messa in sicurezza della linea Piscille-Ponte San Giovanni e il completamento dell’elettrificazione della linea”.

E ancora: “Si chiede anche che l’amministrazione valuti la realizzazione di un sistema di trasporto pubblico fisso, tipo tranvia o filobus, con la previsione di acquisto di un parco rotabile avente funzione di treno e di tram, per la realizzazione di un sistema di trasporto pubblico locale efficiente all’interno dell’area urbana, che consentirebbe di collegare le grandi città dell’Umbria al capoluogo di regione, evitare rotture di carico, rendere il trasporto pubblico efficace e competitivo con il mezzo privato, di integrare fra loro altri sistemi di mobilità dolce e sostenibile e di creare aree pedonalizzate e nuove aree commerciali”.

E non è finita qui. Secondo l’ordine del giorno appena approvato “il Comune dovrebbe, effettuare uno studio articolato e approfondito sulla domanda potenziale di trasporto pubblico, le esigenze e tempi di spostamento, nel bacino rilevante per la mobilità verso il capoluogo, al fine di sviluppare strategie per migliorare l’offerta nell’ottica di renderla competitiva con il mezzo privato ed in tal senso realizzare il nuovo Piano urbano della mobilità in prospettiva della messa a gara dei servizi e, infine, nell’ottica della migliore integrazione dei mezzi di trasporto, di rendere il trasporto pubblico un’alternativa reale e preferibile all’utilizzo dell’auto privata per gli spostamenti sistematici, possibile solamente con il miglioramento del sistema di servizio offerto (frequenza, tempi di viaggio, regolarità) e con l’obiettivo prioritario di alleggerire quanto prima il carico sul nodo di Perugia, a far sì che la Regione Umbria pervenga ad un contratto unico del ferro strutturato con la finalità prioritaria dell’efficiente integrazione tra i tracciati ex Fcu e Rfi, che consenta di sfruttare tutte le potenzialità del ferro e del tracciato ex Fcu e di privilegiare il ferro rispetto alla gomma, anche in conformità e realizzazione degli obiettivi previsti dal Piano per la Qualità dell’Aria”. Ordine del giorno approvato. E adesso? Tra il dire il fare, si dice, c’è di mezzo “e il”. E quello cambia tutto.

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