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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Bastia Umbra

Confiscato il "tesoretto immobiliare" del clan criminale: ora è della comunità

L’aggressione dei capitali accumulati dai malavitosi è considerato tra gli strumenti più utili nella lotta alla Criminalità Organizzata e quello che consente di infliggere i colpi più incisivi alla criminalità organizzata

Concluse le operazioni di confisca del patrimonio già sequestrato nel 2012 a due cittadini albanesi di Bastia Umbra. I poliziotti hanno consegnato le chiavi degli immobili, 6 unità abitative e due garages ubicati in quel comune alla Agenzia Nazionale che curerà la loro amministrazione provvisoria in attesa o di una vendita per conto dello stato o per un affidamento per finalità sociali.

I due nuclei familiari dei destinatari del provvedimento, hanno trasferito il loro domicilio in altre abitazioni della zona, non di loro proprietà. Peraltro un capo-famiglia, un cittadino albanese 55enne, in questi giorni è stato espulso dal territorio dello Stato Italiano, accompagnato alla Frontiera e rimpatriato in Albania per violazione alle leggi sull’ immigrazione.

L’altro capofamiglia ha dovuto affrontare le vicissitudini del trasloco in stato di detenzione, perché recentemente tratto in arresto dai Carabinieri per un traffico di stupefacenti. Questo provvedimento di confisca si concludono gli accertamenti avviati nel 2012 dalla Divisione Anticrimine e per la prima volta in Umbria si attua la normativa che consente al Questore di proporre al Tribunale Misure di Prevenzione Patrimoniali.

L’aggressione dei capitali accumulati dai malavitosi è considerato tra gli strumenti più utili nella lotta alla Criminalità Organizzata e quello che consente di infliggere i colpi più incisivi a chi sul territorio intende affermare la propria spavalderia.

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