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Cronaca

Romizi spedisce lettera di augurio agli studenti e promette "verrò a parlare nelle scuole"

Il sindaco Romizi ha preso parte alle conferenza stampa di inaugurazione dell'anno scolastico. Il primo cittadino ha mandato una lettera di augurio ai 1600 bambini che andranno in prima

Sono due le promesse importanti fatte dal sindaco di Perugia Andrea Romizi, dopo aver mandato una lettera di augurio ai 1600 bambini che andranno in prima elementare . Il Primo cittadino ha infatti promesso, durante la tradizionale conferenza stampa, tenutasi alla vigilia dell’apertura delle scuole, che “nonostante le risorse in calo, in questo settore si resta fermi nel garantire la qualità dei servizi” e che con il mondo della scuola il Comune cercherà una interlocuzione molto stretta. La seconda promessa, ma questa volta rivolta agli studenti, è che Romizi, superato il momento dell’ emergenza, andrà personalmente nelle scuole a parlare con quelli che sono “i nostri concittadini preferiti".

Il sindaco ha fatto gli auguri ai bambini e ragazzi perugini per quella che ha definito “una importante avventura di crescita”. L’ assessore Dramane Wague’ ha riportato, con i dirigenti Zepparelli e Migliarini, i dati in materia di infrastrutture e servizi a partire da quelli per l’infanzia. Ma ha soprattutto sostenuto la filosofia di fondo  dell’ approccio al microcosmo scuola. “la città ci chiede un cambio di passo nell’ ascolto, anche per quanto riguarda la scuola: mai più decisioni verticistiche ma una grande solidarietà orizzontale fatta di partecipazione, condivisione dei problemi e adozione di soluzioni condivise”

Waguè ha anche insistito sulla necessità, riguardo alle offerte educative, “di puntare molto sull’ educazione alla legalità e ai valori civici e sulla promozione di modelli di vita e di relazioni non impostate sull’ usa e getta. Dobbiamo combattere nella scuola – ha detto l’ assessore Waguè - lo smarrimento dei ragazzi”.
Altri punti toccati, la sostituzione delle stoviglie di plastica, la valorizzazione della lettura attraverso le biblioteche, l’ analisi delle possibili sedi di proprietà comunale in cui trasferire le poche scuole che oggi sono ubicate in immobili in locazione (“un contributo – ha detto l’ assessore – alla strategia di riduzione della spesa”).

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