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Cronaca Città di Castello

Città di Castello, accoltella per tre volte il rivale al petto e alla pancia: condannato

L'aggressione era iniziata davanti a un bar per poi spostarsi nel parcheggio Ferri nei pressi dell'ansa del Tevere

Otto anni di reclusione, con il rito abbreviato, per tentato omicidio e 50mila euro di provvisionale a favore della vittima.

È la condanna emessa dal giudice per l’udienza preliminare a carico di un 25enne italiano, difeso dall’avvocato Raffaello Agea, per aver colpito con tre coltellate, il 13 giugno del 2021, un 29enne dell’Ecuador, durante una lite nel parcheggio Ferri dell’ansa del Tevere a Città di Castello.

Secondo la ricostruzione dell’accusa, l’imputato, con un passato da tossicodipendente, forse per gelosia o per una questione di debiti non pagati, aveva sferrato tre coltellate al petto e alla pancia del rivale.

Secondo le testimonianze raccolte, i due si erano affrontati con calci e pugni, nei pressi di un bar di Città di Castello. Da lì i due si sarebbero spostati, forse inseguendosi, fino al parcheggio, dove veniva segnalata ai Carabinieri la lite, con l’epilogo che poteva trasformarsi in tragedia, con il 29enne trasportato in ospedale e operato d’urgenza per la gravità dei colpi inferti e la vicinanza di organi vitali, trascorrendo ricoverato i successivi quattro mesi.

L’aggressore era poi stato individuato poche dopo presso la sua abitazione, con ancora ben visibili i segni della colluttazione.

La vittima si è costituita parte civile tramite l’avvocato Walter Guarini.

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