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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Concorsopoli, Marini si difende: "Mai chiesto qualcosa per qualcuno. La busta? Documenti miei"

La ex presidente sentita oggi in aula nel processo per l'inchiesta sulla presunta gestione illecita delle assunzioni in sanità

Nessuna busta con le domande fatta consegnare, nessuna anticipazione sulla prova da far superare a un candidato da favorire. "Mai chiesto niente per nessuno". Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria fino al 2019 quando si è dimessa perchè indagata nell'inchiesta sui presunti concorsi illeciti nella sanità pubblica, respinge le accuse e nega le circostanze che le vengono attribuite dalla ricostruzione dell'accusa che le contesta di aver partecipato a un'associazione a delinquere finalizzata a gestire le assunzioni. Nella busta fatta arrivare a Marisa Ricotta tramite il suo segretario politico Valentino Valentini, con il quale, ha ricordato, i rapporti si erano deteriorati per ragioni politiche (un incarico di Valentini a sostegno della candidatura alla segreteria del Pd Zingaretti) c'erano dei documenti relativi alla sua posizione lavorativa, mai ha ricevuto qualcosa da Duca o da altri in relazione alle prove, ha spiegato ancora rispondendo alle domande dei pm Paolo Abbritti e Mario Formisano. La data di cui si parla in un'intercettazione era un riferimento alla prova finita all'attenzione dell'accusa, secondo la procura, ma per Marini era anche il termine di scadenza per una pratica che la interessava.

L'udienza riprenderà il 3 aprile con il controesame dell'ex presidente Marini

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