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Cronaca

Perugia, la battaglia del Pd contro gli sprechi alimentari: "Avanzi delle mense ai poveri della città"

Ordine del giorno del Partito Democratico di Perugia contro lo spreco alimentare in città

Ordine del giorno del Partito Democratico di Perugia contro lo spreco alimentare in città. La proposta è semplice: “Invece di buttarlo, consegniamo i pasti integri avanzati dalle mese agli enti caritatevoli e gli avanzi doniamoli ai gattili e ai canili di Perugia”.

Spiegano i consiglieri comunali Sarah Bistocchi e Tommaso Bori: “Nel mondo si spreca oltre un terzo del cibo prodotto, di cui un 80% sarebbe ancora in realtà consumabile. Con la legge del 19 agosto 2016, n. 166 “Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi” si favorisce l’uso consapevole delle risorse e il recupero di prodotti ancora utilizzabili da parte delle associazioni di volontariato”.

E ancora: “La Regione Umbria – continuano i proponenti - ha approvato una proposta di Legge di promozione delle attività di donazione e distribuzione a fini di solidarietà sociale di prodotti alimentari, non alimentari e farmaceutici, per favorire il recupero e la donazione a fini di solidarietà sociale delle eccedenze alimentari, informare e sensibilizzare cittadini ed istituzioni pubbliche e private sul tema in oggetto, promuovendo modelli di consumo ecosostenibile. Il Comune di Roma ha di recente approvato il primo regolamento della refezione scolastica della città che riguarda tutti gli alunni dai nidi alle medie al fine dell’abbattimento degli sprechi alimentari: i pasti integri non consumati andranno ad enti caritatevoli mentre gli avanzi finiranno ai gattili e ai canili.  Ma anche alcuni importanti Comuni umbri si stanno muovendo nella stessa direzione. Narni insieme a Regusto, startup che si occupa del riutilizzo e degli sprechi alimentari, testerà un'app che consente di segnalare le eccedenze alimentari del giorno verso gli enti no-profit che possono recuperarle. Inoltre partirà anche un'iniziativa che prevede la fornitura di box take away compostabili alle scuole per educare fin da bambini alla riduzione degli sprechi e riportare a casa quanto non viene mangiato a scuola. Corciano, attraverso lo strumento del Project financing, eroga ormai da anni un elaborato e solido servizio di refezione scolastica, che fa leva sull’educazione alimentare, l’autoproduzione di verdura e frutta, e il recupero delle eccedenze e la loro redistribuzione. Grazie a “Dispensa Solidale”, nel 2017 sono stati erogati 561 pacchi viveri settimanali e 750 pasti pronti a 69 famiglie (214 componenti nuclei). Magione, sulla scia degli esempi virtuosi sopra accennati, ha da poco iniziato un percorso legato alla strutturazione del recupero cibo. Conclusosi positivamente il periodo di sperimentazione del progetto “Cibo Prossimo”, finalizzato a supportare le famiglie in difficoltà e le situazioni di disagio sociale in genere, l’Amministrazione è ora pronta a realizzarlo e portarlo avanti insieme al supporto materiale di alcune realtà territoriali”.

Quindi “Perugia, come capoluogo di regione, ha l’obbligo di favorire il recupero e la donazione a fini di solidarietà sociale delle eccedenze alimentari, a favore delle persone in stato di indigenza o comunque in situazioni di disagio sociale o socio-sanitario – concludono Bistocchi e Bori - contribuendo così, inoltre, all’informazione e sensibilizzazione sul tema. L’attuale amministrazione ha portato avanti in tema di refezione scolastica scelte discutibili e assai criticate non solo da tutte le forze di opposizione, ma soprattutto da parte dei genitori, come quella di esternalizzare gli acquisti delle mense comunali, che ha prodotto un grave peggioramento della qualità del cibo che i nostri bambini mangiano quotidianamente nelle scuole materne del Comune di Perugia, senza alcun tipo di risparmio economico effettivo. Per questo abbiamo deciso di presentare un ordine del giorno con cui chiediamo a  Sindaco e Giunta di prevedere  che le derrate alimentari ed in generale il cibo in eccesso delle mense scolastiche di Perugia vengano recuperate e non buttate a favore di associazioni e/o comitati e/o cooperative che si prendono cura dei cittadini indigenti, o direttamente agli stessi soggetti privati che si trovano in difficoltà e, qualora non fosse possibile, prevedere che tale cibo in eccesso venga donato alle strutture destinate agli animali randagi e di affezione del Comune di Perugia. In parallelo è necessario mettere in campo azioni finalizzate a diffondere la cultura della riduzione degli sprechi alimentari e della produzione dei rifiuti, all'informazione e sensibilizzazione contro gli sprechi dei prodotti alimentari e per il consumo consapevole, all'informazione e sensibilizzazione sul recupero e donazione a fini di solidarietà sociale delle eccedenze alimentari”.

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