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Cronaca

Oneri Peep, Comune Perugia condannato a risarcire tre famiglie: ora in migliaia sperano

Una sentenza che apre la nuova strada a migliaia di famiglie che hanno già pagato o rateizzato l'ingiunzione di pagamento di molte migliaia di euro. "Richiesta di denaro non dovuta". Molte altre famiglie hanno bloccato tutto con ricorsi. Ecco la sentenza integrale e come fare per bloccare i pagamenti

Una sentenza del Tribunale Civile di Perugia - datata 3 ottobre - ha condannato il Comune di Perugia a rimborsare subito tre proprietari di case di Ripa che avevano rateizzato la cifra richiesta (ma non dovuta) per gli onori di urbanizzazione per le zone Peep. I tre avevano fatto ricorso dopo che si erano accorti che centinaia di famiglie si erano opposte facendo ricorso mentre loro avevano rateizzato cifre sopra i 6mila pagando la metà delle rate concordate.

Una vittoria - gli avvocati sono Filippo e Francesco Calabrese - che ora apre un fronte clamoroso di rimborsi che riguardano un migliaio di famiglie perugine nelle stesse condizioni. Ecco come fare per smettere di pagare subito e farsi rimborsare. (in allegato anche la sentenza).

LA STORIA - E' una storia lunga 10 anni e che non ha fatto dormire migliaia (non è possibile ancora quantificarne il numero) di famiglie perugine che hanno comprato casa in quelle zone Peep (a prezzo agevolato per i nuclei a basso reddito) dove è nata dagli anni '70 in poi la nuova Perugia. Famiglie di Ferro di Cavallo, Ponte della Pietra, Casaglia, Ripa, Ponte Valleceppi ma anche tanti altri territori. Ecco dunque che mezza Perugia pochi anni fa (dal 2007 in poi) si è trovata nella cassetta della posta una ingiunzione del Comune al pagamento degli oneri urbanistici e altre agevolazioni a costruire concesse da Palazzo dei Priori proprio per quelle zone Peep.

Si parla di tanti denari per le famiglie normali: 6mila-7mila euro. Ma da subito ci si è resi conto - avvocati e opposizione - che qualcosa non andava: eh già perchè a costruire le case erano state cooperative sociali (per fare in modo che gli immobili fossero venduti quasi a prezzo di realizzo) autorizzate dal Comune stesso. Ma chiuse le cooperative si è pensate bene di riprendere quei denari - le cui cartelle erano accumulate in qualche stanzone da anni - dai cittadini acquirenti. Da qui assemblee, ricorsi, sentenze - quasi tutti a favore dei ricorrenti e contro il Comune-.

Mezza Perugia non ha pagato e da 10 anni è in attesa di capire come andrà a finire dato che Comune, avvocati e magistrati hanno sospeso il giudizio in attesa della sentenza della Suprema Corte che si dovrà esprimere su una ulteriore anomalia: una sentenza della Corte D'Appello del Tribunale Civile di Perugia che ha smentito una sentenza favorevole ai ricorrenti (le famiglie) avallando la richiesta del Comune. Ma questa storia riguarda quella mezza Perugia che ha deciso di non pagare, andando per vie legali, mentre la sentenza del Tribunale che ha condannato il Comune a ridare i soldi incassati riguarda invece quei cittadini che hanno pagato o rateizzato gli oneri Peep in questi anni. Ora dunque si apre un nuovo fronte: fino a oggi non c'era nessun precedente e molti avvocati sconsigliavano di andare in causa per via dei costi e delle troppe incertezze da affrontare.

Ed è per questo che gli avvocati Francesco e Filippo Calabrese hanno lanciato un appello: "per evitare la prescrizione, dato che molte richieste di denari sono scattate dal 2003, inviate subito una raccomandata al Comune per dire che non pagherete più le rate per le zone Peep. In questa maniera si apre un nuovo contenzioso evitando la prescrizione del precedente che obbligherebbe comunque al pagamento al di là delle ragioni di merito. Questo vale anche per la richiesta di rimborso per chi ha già pagato". Una situazione che rischia di far saltare una parte dei conti del Comune: la cifra complessiva è stata inserita a bilancio sia quella incassata che quella da incassare". Se ci sarà una pioggia di rimborsi sarà un problema per il Comune anche perchè si parla di migliaia di famiglie per diversi milioni di euro.

IN ALLEGATO IN FONDO LA SENTENZA UTILE PER I RICORSI

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