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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Il Comune di Perugia taglia i ponti con Omphalos: "Niente più patrocinio ai loro eventi"

La risposta dell'assessore Calabrese alle interrogazioni di Pd e M5S: "La spaccatura dell'anno scorso non si è ancora rimarginata". Salta il patrocinio agli eventi della giornata contro l'omofobia

L'onda lunghissima della locandina della discordia del Pride Village, datata 2017. Ponti tagliati con Omphalos e niente patrocinio del Comune di Perugia alle iniziative per la giornata internazionale contro l'omofobia del 17 maggio. L'assessore Francesco Calabrese, con la risposta alle interrogazioni di Pd e M5S, chiarisce la posizione di Palazzo dei Priori: “Su questa vicenda la risposta è stata pubblica ed è stata fornita di fatto oltre un anno fa”. E ancora: “Nel caso di specie – spiega una nota ufficiale del Comune - può ben ritenersi applicabile l’istituto del silenzio-rifiuto, con ciò potendosi interpretare la mancata risposta alle istanze di Omphalos, ossia come un rigetto delle stesse”. 

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Per quanto riguarda il patrocinio, prosegue la nota di Palazzo dei Priori, “Calabrese, ha fatto notare che lo stesso non corrisponde ad un’adesione di merito nei confronti di un’iniziativa, bensì rappresenta il mero riconoscimento della rilevanza cittadina di un evento”. E ancora: “Non vi è dubbio alcuno che le iniziative organizzate negli anni da Omphalos abbiano assunto quella rilevanza, tanto è vero che più volte l’attuale Amministrazione ha concesso il patrocinio richiesto, ritenendo che il Comune sia la casa di tutti”. 

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Ci siamo, arriva la locandina: “Tuttavia – ha continuato l’assessore – un anno fa è avvenuto un grave episodio che non può essere banalizzato, in quanto come è dovuto il rispetto per le persone indipendentemente dall’orientamento sessuale, parimenti è dovuto il rispetto per il loro credo religioso”. E ancora Calabrese: “Purtroppo quando Omphalos ha promosso con un certo clamore l’evento al Frontone nel 2017 ha utilizzato in maniera offensiva un’icona sacra per una larga parte della popolazione. Il sindaco ha preso atto di ciò ed ha chiesto pubblicamente all’associazione di fare un passo indietro, cancellando quell’immagine offensiva per molti. Di fronte al rifiuto da parte di Omphalos si è creata una sorta di spaccatura con ampia parte della città che ancora oggi non è stata ricucita”.

C'è di più. Quel patrocinio non arriverà più per Omphalos. Di nuovo Calabrese: “E’ per queste ragioni che si è deciso di non patrocinare altri eventi di Omphalos, ossia per mettere la città al riparo da iniziative volutamente provocatorie ed offensive del credo di molti”. Porta chiusa e doppio giro di chiave. Il ponte è crollato. 

La replica dell'Omphalos arriva da Facebook, con un post del presidente Stefano Bucaioni: "Ieri, per bocca dell'assessore Francesco Calabrese, abbiamo appreso che il sindaco Andrea Romizi e la Giunta comunale hanno messo Omphalos LGBTI in punizione a tempo indeterminato. Se questo è il prezzo da pagare per le nostre battaglie, che sono tra l'altro costate la faccia a questa amministrazione sul caso del piccolo Joan, allora pazienza e avanti così. Continueremo le nostre battaglie anche da dietro la lavagna". 

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