rotate-mobile
Cronaca

Il nostro campione del mondo è tornato a casa. Baiocco d'oro ad Antognoni. "Mai dimenticata Perugia. E quelle partite a Prepo..."

"Avere dei campioni  è un motivo di speranza e fiducia per i nostri giovani. Oggi ringraziamo Antognoni  anche per il suo profilo umano"

Nato a Marsciano, ma con fortissimo legame con Perugia: qui la sua famiglia aveva un bar, qui andava a scuola e qui, sui campi di calcio di San Marco, è cresciuto come genietto del calcio tanto da essere a 15 anni notato e acquistato dal Torino e dopo due anni a Firenze esordiva in serie A. Giancarlo Antognoni, nostro campione del mondo con gli azzurri di Bearzot e bandiera della Fiorentina, è tornato a casa... per ottenere il giusto riconoscimento: il Baiocco d’oro della città di Perugia consegnato alla Sala della Vaccara, dal sindaco Andrea Romizi e dagli assessori Leonardo Varasano, Gabriele Giottoli e Clara Pastorelli.

Un eterno numero 10 ancora oggi ricordato con grande affetto. Recita l’enciclopedia Treccani che lo definisce un talento naturale dalla classe unica: “il suo tiro di destro è una frustata e il timbro del suo stile è riconoscibile proprio nella potenza e nella bellezza del suo calcio”.

Commosso, ma visibilmente soddisfatto il campione ha voluto ribadire il suo legame con Perugia e i luoghi dell'infanzia:  “Qui è iniziato il mio percorso - ha dichiarato il campione - mi fa piacere ricevere questo premio. Ho dei ricordi ancora vivi di quando giocavo in piazza Birago e del campo di Prepo. Tutti si viene dalla strada e miei ricordi parlano di semplicità e di rispetto. Il mio punto di riferimento resta Perugia anche se vivo a Firenze.  Sono sempre stato legato alla città anche se venivo da avversario - ha dichiarato Antognoni - due gol li ho fatti a Perugia anche se abbiamo perso. Prima di venire qui  sono tornato a vedere i miei luoghi d’infanzia e mi sono commosso, sono contento della mia vita e ringrazio tutti per questo premio”.  

Sono poi intervenuti Michele Di Giannantonio, Presidente della Juventina San Marco e Marco Giovagnola Consigliere della Federazione Italiana Gioco calcio,  che hanno ribadito l’importanza di questo riconoscimento da parte della città di Perugia ad un campione che ha cominciato a tirare i primi calci ad un pallone proprio in città. Mariano Mariano, anche lui giocatore della Juventina San Marco ai tempi di Antognoni ha ricordato la semplicità e la passione del calciatore.  

“Quando un’amministrazione - ha spiegato il sindaco Andrea Romizi - sceglie di conferire un premio ad una personalità  che si è messa in luce non è solo per premiarla ma anche per un arricchimento della città e di noi stessi. Il suo esempio e la sua esperienza possano essere sempre da esempio per tutti noi.  Avere dei campioni- ha dichiarato il Sindaco -  è un motivo di speranza e fiducia per i nostri giovani. Oggi ringraziamo Antognoni  anche per il suo profilo umano.”

L’assessore Varsano parla di cerimonia è stata una restituzione della città ad un campione che qui ha  passato la sua giovinezza. “La cerimonia - ha dichiarato - avviene oggi non casualmente. In quest’anno ricorrono i 40 anni dal mondiale spagnolo dove  Antognoni vinse giocando con la nazionale italiana. E spiace non vedere l’Italia oggi in Qatar”.

La semplicità e l'umiltà di mettersi al servizio, sono valori del Campione che l'assessore Pastorelli ha ribadito di far parte dell'educazione sportiva favorita dal Comune tra i giovani.  “I suoi valori - ha dichiarato Pastorelli - sono gli stessi che oggi vogliamo per i giovani della nostra città.  Nell’ambito sportivo l’Amministrazione è molto attenta sia all’impiantistica che a veicolare i  valori che lei incarna.”

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il nostro campione del mondo è tornato a casa. Baiocco d'oro ad Antognoni. "Mai dimenticata Perugia. E quelle partite a Prepo..."

PerugiaToday è in caricamento