Asili nido, il Pd vuole la testa di Waguè: "Il sindaco Romizi deve revocargli le deleghe"
Democratici all'assalto della giunta: "La Regione vi ha tolto le castagne dal fuoco. Ora serve un sussulto di dignità del sindaco"
Vogliono la testa dell’assessore Waguè. Il gruppo consiliare del Pd di Perugia va all’attacco della giunta Romizi. Ed è ancora la questione degli asili a tenere banco.
Perché, dicono con una nota unitaria dei consiglieri comunali, “la chiusura di molti asili nido perugini a causa della mancanza di interventi di adeguamento richiesti già da tre anni è stata scongiurata dall’intervento della Giunta regionale che, individuando come necessità primaria la continuità didattica e la salvaguardia del servizio offerto ha deciso di prorogare il termine per gli adeguamenti al 2020. Questa proroga ha salvato, in extremis, il Comune di Perugia, il sindaco e l’assessore al ramo Waguè da una débâcle di proporzioni considerevoli con moltissime famiglie che si sarebbero trovate nell’impossibilità di mandare i propri figli presso i nidi comunali”. Insomma, “adesso che la Regione ha di fatto tolto le castagne dal fuoco al Comune”, è tempo “di un sussulto di dignità del sindaco”.
Ancora dalla nota congiunta dei democratici e dritto verso l’assessore Waguè: “Nonostante le reiterate segnalazioni sia da parte del nostro gruppo consiliare che da parte di molti genitori nulla è stato fatto da parte del Comune e dell’assessore delegato Waguè che si sta attardando dal giorno del suo insediamento, oltre tre anni fa, in una battaglia personale contro le strutture e i servizi scolastici cercando di scardinare in più punti un impianto educativo tra i migliori in Italia per numero di iscritti, per costi e per qualità del servizio”.
A questo punto, i consiglieri del Partito Democratico vanno sul sindaco: “In tutto questo, ovviamente, Andrea Romizi il Temporeggiatore come su tutte le problematiche della città non fa sentire la sua voce, non prende una posizione, lascia solo che passi la nottata e che qualcun altro risolva al posto suo il problema che ha fatto in questo caso la Presidente Marini”.
Conclusione con la richiesta dell’atto di forza e della rimozione dell’assessore: “Speriamo in un sussulto di dignità da parte del Sindaco di Perugia che, conscio del proprio ruolo, revochi le deleghe all’assessore Waguè e ponga in un ruolo chiave come questo una persona di maggiore competenza e soprattutto non accecata da un odio inveterato verso il servizio pubblico”.