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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Spie in Negozio - Era la commessa a svuotare la cassa dell'attività commerciale: inchiodata e condannata

Da quasi vent’anni lavorava per il punto vendita in provincia di Perugia di una nota catena di abbigliamento intimo. Migliaia di euro spariti

Appropriazione indebita e una condanna, quella stabilita dal giudice Cataldo nei confronti di una ex commessa “infedele”, a sei mesi (con pena sospesa) per aver sottratto dal negozio in cui ha lavorato per anni, una somma superiore a 13mila euro. Il pm aveva invece chiesto una condanna a un anno e sei mesi.  Il giudice ha inoltre stabilito un risarcimento da liquidarsi in separata sede e una provvisionale, immediatamente esecutiva, di 5mila euro in favore dell’azienda che si è costituita parte civile con l’avvocato Giovanni Spina.

Secondo l’accusa la commessa, che da quasi vent’anni lavorava per il punto vendita in provincia di Perugia di una nota catena di abbigliamento intimo, sarebbe arrivata ad “aggiustare” i conti per prelevare, nel corso del tempo, diverse migliaia di euro. I soldi - è stato ricostruito nel corso del dibattimento - sarebbero stati recuperati anche non effettuando gli sontrini. Insomma, nel corso del tempo sarebbe riuscita a sottrarre all'azienda un bel gruzzoletto.  La denuncia è partita da un responsabile, dopo aver ravvisato alcuni ammanchi. Assolta invece dall'accusa di aver prelevato alcuni vestiti dal negozio, senza mai restituirli.  L'imputata, difesa dall'avvocato Delfo Berretti, dal canto suo si è sempre dichiarata estranea ai fatti a lei contestati. La difesa preannuncia che ricorrerà in Appello. 

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