Centinaia di piccioni invadono uno dei quartieri del centro storico: a rischio il decoro e la salute dei cittadini
Una situazione igienica e civile cui sarebbe bene porre riparo, per motivi di pubblica sanità, oltre che di decoro urbano
La più grande colonia urbana di piccioni mai vista in città: "scacazzano" il Borgo Bello, via Ripa di Meana, via XIV Settembre e adiacenze. Ovvero: quando gli animalisti, accecati dalla passione, nuocciono alla comunità e commettono bestialità. In spregio dell’igiene e della pubblica sanità.
Accade in via Ripa di Meana, dove s’intercetta la più grande piccionaia mai esistita nella Vetusta. Si tratta di una colonia di centinaia di esemplari che hanno scelto di risiedere in zona. Le condizioni logistiche sono favorevoli: presenza di cavi aerei e, soprattutto, una serie infinita di buche nel muro, dove i volatili hanno preso stabile dimora. Si tratta dei fori di drenaggio che consentono alle acque meteoriche di sfogare, impedendone l’accumulo.
All’uscita di queste cavità squadrate, è nata una vegetazione parassita, che i piccioni riescono a strappare per fare di quei buchi il proprio alloggio. Alle condizioni naturali favorevoli si sommano poi le cure degli animalisti. C’è chi, regolarmente, conferisce in loco, specie sul marciapiede, lo spezzato (granaglie, granturco) e interi filoni di pane, opportunamente sbriciolato. Per sopperire alle esigenze idriche dei volatili, sono stati anche piazzati dei contenitori di plastica che vengono riempiti con cadenza quasi quotidiana.
La conseguenza indesiderata, a carico dei residenti di prossimità (in particolare della zona di corso Cavour, via del Persico, via del Cortone e adiacenze), si traduce in una sovrabbondanza di guano su infissi, soglie di finestre e portoni… ovunque. Si dice che le deiezioni di piccione non olezzino, ma è certo che sono ampiamente corrosive e, oltretutto, danneggiano le carrozzerie dei veicoli. Di questo i residenti si lamentano.
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