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Cronaca Città di Castello

Il Cocoricò riapre dopo la morte del povero Lamberto: niente disco per i minorenni

Il quotidiano La Nazione ha intervistato  il padre di Lamberto Lucaccioni, Livio che si è espresso sui cambiamenti previsti dal proprietario del noto locale della Riviera

Il 7 dicembre la discoteca più famosa e più discussa d'Italia riapre i battenti dopo il periodo di stop imposto dal Questore di Rimini per quattro mesi. La musica fu spenta (temporaneamente) dopo la morte del ragazzo di Città di Castello Lamberto Lucaccioni che a 16 anni aveva assunto una doppia dosi di ecstasy liquida proprio all'interno della discoteca.  

Il proprietario del Cocoricò, Fabrizio  De Meis, ha annunciato che qualcosa cambierà proprio per tutelare i giovani: niente ingresso in discoteca per i minori di 18 almeno il sabato. Saranno realizzate delle serata a tema anche perchè i monorenni  ma i bar non serviranno alcolici. Inoltre saranno rafforzati i controlli, anche in collaborazione con le forze dell'ordine, per arginare la piaga dello spaccio sulle piste da ballo. Sul web già si esulta per la riapertura del Cocoricò: in molti scrivono dell'imminente "ritorno a casa".

Il quotidiano La Nazione ha intervistato  il padre di Lamberto Lucaccioni, Livio: "Una decisione tardiva quella dei proprietari del Cocoricò per quanto riguarda la nostra famiglia. Per far cambiare registro alla discoteca c'è voluta la morte di un ragazzo di appena 16 anni". E aggiunto sempre a La Nazione: "Vorremmo che la morte di Lamberto possa almeno servire a qualcosa, a salvare altre vite e a far comprendere ai gestori dei locali come il Cocoricò, i cui profitti derivano essenzialmente dai giovani, che hanno in mano un oggetto ancora fragile".

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