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Cronaca Fontivegge / Via della Pallotta

Sicurezza, il Club della Pallotta punta sulla prevenzione: "Dormitori per toglierli dalle strade"

L'associazione dei cittadini della Pallotta spiazza tutti lanciando due proposte al Comune di Perugia: dormitori pubblici "controllati" per tutti i senza tetto per evitare notti di inferno nei quartieri. Ma anche centri sociali per un confronto costante"

Nuova denuncia dell’associazione il “Club La Pallotta” che testimonia il forte stato di tensione vissuto in uno delle zone più centrali della città. “Come tutte le notti, anche in quella passata Perugia ha avuto la sua dose di guerriglia urbana - hanno scritto - Continui furti, spaccate e scardinamenti di vetrine degli esercizi commerciali, bande armate di spacciatori “bomber” che si massacrano di botte e si accoltellano per la conquista o il mantenimento della proprietà di un quartiere o di una zona della città dove svolgere i loro sporchi traffici”.

Un triste, lungo elenco che viene rafforzato da parole che non sfuggono alla realtà: “Questo è quello che il cittadino legge tutte le mattine quando compra il giornale. Non c'è tregua, è una guerra che, non solo non finirà mai, ma sta paurosamente aumentando di giorno in giorno”. La domanda arriva immediata: “A cosa servono i tutori dell'ordine pubblico, quasi in assetto di guerra se poi la situazione rimane sempre la stessa?”.

Poi la riflessione e le perplessità si insinuano: “Sappiamo tutti che i nostri politici “gestori della cosa pubblica”, dalla Regione al Comune, stanno discutendo da sempre il da farsi per contrastare questo girone infernale che sta dietro al traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, ma quello che fanno può bastare? È sufficiente costituire commissioni che indagano sullo stato di fatto, scoprendo la connivenza di alcuni pseudo bravi cittadini che affittano in nero a questi criminali e poi non si è tempestivi nell'ammanettare e punire come complici questi bravi signori? È sufficiente studiare il nuovo assetto urbanistico di alcune piazze o vie “simbolo” per sanare la brutta situazione di tutta la città? Basta ciò per un reale intervento significativo in questa lotta che sembra impari?”.

E infine i suggerimenti:  “Una buona strategia sarebbe quella di mettere in atto veri provvedimenti per prevenire, perché solamente reprimere a questo punto non è sufficiente. Una delle tante soluzioni possibili sarebbe quella di studiare e realizzare dei dormitori dove i senza tetto, di qualsiasi nazionalità anche se clandestini, possano passare la notte. Si potrebbero anche creare dei “centri sociali ricreativi” adatti a farli incontrare e confrontare tra loro con la speranza che si sentano meno soli in una terra straniera. Qualsiasi intervento deve comunque  essere concreto e immediati; adatti a prevenire, e non solo a reprimere”.

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